Nonostante la recente istituzione di albi e ordini, l’Associazione italiana terapisti occupazionali ha conservato il suo numero di iscritti. Parone: «Questa è la dimostrazione dell’impegno del precedente consiglio direttivo. Continueremo il loro lavoro»
«La pandemia ha sconvolto la nostra quotidianità, ma ha anche dimostrato l’importanza delle relazioni umane. Rapporti che possono essere tenuti in piedi e rafforzati dalla nostra professione. Il terapista occupazionale sostiene i propri assistiti e le loro famiglie nell’organizzazione di una nuova routine quando questa viene stravolta da un evento traumatico, di diversa natura». I progetti per il nuovo anno di Christian Parone, il neo Presidente Aito, l’Associazione Italiana dei Terapisti Occupazionali, in risposta alla esigenze scaturite dall’emergenza Covid sono tanti. «Vorremmo permettere a sempre più cittadini di disporre delle conoscenze di questo professionista sanitario della riabilitazione, per favorire una maggior partecipazione ai ruoli desiderati, in tutti gli ambienti di vita. Ricordiamo – sottolinea Parone – che il terapista occupazionale ha come luogo privilegiato di cura il domicilio della persona e che, invece, meno del 2% di coloro che ricevono l’assistenza sanitaria integrata può usufruire di questo servizio. Anche per questo, si rende fondamentale aumentare il fabbisogno formativo e quindi i tetti di accesso alla professione, in modo che il terapista occupazionale possa avere il proprio ruolo nei team territoriali e ospedalieri».
Il secondo obiettivo punta oltre i confini nazionali: «In questi anni ci siamo resi conto che diversi dei nostri professionisti hanno deciso di lavorare all’estero. Per questo vorremmo costruire una rete di terapisti occupazionali oltrefrontiera, sia – aggiunge il presidente Aito – per confrontarci sulle modalità in cui viene svolto il lavoro in Italia e all’estero, sia per offrire un eventuale punto di contatto ai neolaureati che vogliano fare un’esperienza internazionale».
Al fianco di Christian Parone, nel Consiglio Direttivo che si è insediato ufficialmente lo scorso 9 dicembre, Marco Lodi Pasini, come Vice-presidente, il Segretario Barbara Lucia e il Tesoriere Leandro Segaletti.
Nonostante la recente istituzione di albi e ordini, Aito ha conservato il suo numero di iscritti. «Questa – continua Parone – è la dimostrazione dell’ottimo lavoro compiuto dal precedente consiglio direttivo che ha valorizzato la professione, contribuendo ad aumentare le relazioni con la Federazione Nazionale Ordini TSRM PSTRP, con le altre Associazioni maggiormente rappresentative, oggi ATS e con il Conaps, e ad implementare in maniera proficua i rapporti con varie Società Scientifiche come SIRN e SIMFER, e con associazioni no profit come Cittadinanzattiva. È sempre più evidente infatti la necessità della multidisciplinarietà e dell’integrazione delle competenze, nel Sistema sanitario e nel welfare di oggi. Sono grato al Past President Senatore anche per aver tracciato la linea di azione per i prossimi anni, promuovendo l’inoltro della domanda per il riconoscimento presso il Ministero della Salute come Associazione Tecnico Scientifica».
Il nuovo Consiglio direttivo si impegnerà anche nell’implementazione dei servizi per i soci: «Chi si iscriverà ad Aito per il 2021, oltre all’iscrizione alla WFOT e alla sezione bacheca lavoro, potrà usufruire della lettura agevolata di riviste di settore, la partecipazione a gruppi d’acquisto, di diverse convenzioni, oltre che ai FAD già presenti sul nostro sito (www.aito.it) e a quelli che si organizzeranno nei prossimi mesi, tesi a migliorare le competenze proprie della professione e trasversali, come comunicazione, gestione, organizzazione, empatia. In agenda – conclude Parone – anche l’appuntamento primaverile ad ExpoSanità, nelle modalità consentite dalla situazione, e le giornate Nazionali e Internazionali di Terapia Occupazionale, rispettivamente il 24 maggio e il 27 ottobre».
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato