Il Mur ha pubblicato la graduatoria unica, nazionale e nominativa. Chi ce l’ha fatta deve procedere con l’iscrizione entro quattro giorni. Ecco quello che c’è da sapere su risultati, immatricolazioni e scorrimenti. Consulcesi: «Ricorsi in aumento del 10%»
Dentro o fuori: è l’ora della verità. La graduatoria nazionale con i risultati della prova d’accesso del 3 settembre è pubblica. Gli oltre 66 mila candidati sanno se è andata bene e se sono riusciti a guadagnarsi uno dei 13.072 posti disponibili. Già il 25 settembre, con la possibilità di consultare il compito e conoscere il punteggio ottenuto nell’area riservata del sito Universitaly, gli aspiranti camici bianchi si erano fatti un’idea di come fosse andata la prova, ma solo oggi l’uscita della graduatoria sgombera il campo da ogni equivoco.
La graduatoria nazionale di merito è gestita direttamente dal Ministero dell’Università e premia i partecipanti al test che hanno ottenuto i punteggi più alti. L’assegnazione dei posti si effettua in base alle preferenze stabilite da ogni studente in fase di iscrizione al test. Per conoscere la graduatoria nazionale di merito, è necessario accedere nuovamente alla propria area riservata su Universitaly.it. Accanto al nome, i futuri medici troveranno le seguenti diciture:
Gli scorrimenti di graduatoria sono importanti per assicurarsi la possibilità di studiare medicina. Il 10 ottobre ci sarà il primo: i successivi saranno pubblicati ogni settimana. In base alle conferme e rinunce dei candidati verrà stilata una nuova graduatoria e c’è ancora l’opportunità di entrare a Medicina o di accedere a un ateneo diverso.
Inoltre, c’è da ricordare che quest’anno i partecipanti hanno riscontrato irregolarità nelle università di tutt’Italia durante la prova. Per questo, si può scegliere la strada del ricorso legale che deve essere presentato entro 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria o da eventuali scorrimenti.
Sono previsti molti ricorsi al test di Medicina. Più precisamente, Consulcesi prevede un aumento dei ricorsi di circa il 10%, rispetto all’anno scorso. Un numero talmente alto che si teme possa andare in tilt il sistema e forse, anche compromettere l’inizio degli studi universitari di molti ragazzi. «Siamo stati subissati da segnalazioni di irregolarità da ogni parte d’Italia. Non è un fenomeno nuovo, ormai sono anni che si verifichino irregolarità di ogni tipo. Questa è solo la punta dell’iceberg di un sistema che va cambiato nelle fondamenta perché non è in grado di decidere la classe medica del futuro in maniera meritocratica», conferma in un comunicato Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi, network legale di riferimento per le professioni sanitarie. “In più quest’anno, complice anche il mancato rispetto delle norme di prevenzione per via della pandemia, abbiamo registrato numeri record”, aggiunge.
Gli atenei interessati sono 35 distribuiti in oltre 48 Università diverse. La maggior parte dei casi si registra al Sud: rispetto all’anno scorso, nelle regioni meridionali, sono state raccolte all’incirca il 7% di segnalazioni in più. Napoli, Lecce, Potenza, Reggio Calabria sono le città con gli atenei dove si sono registrate più irregolarità (Testimonianza Napoli). Da sospetti plichi trovati aperti (il caso più eclatante a Milano, testimonianza) a suggerimenti vari, da ritardi a sforamenti dei tempi fino alla massiccia presenza di smartphone e smartwatch.
Da Reggio Calabria sono addirittura arrivate segnalazioni riguardo alla presenza di microfoni e telecamere. E ancora: commissari poco professionali, favoritismi e in generale numerosi movimenti dubbi dentro e fuori le aule. Senza contare il mancato rispetto delle norme anti-Covid: poco rispetto delle distanze e assenza di mascherine. «Insomma, un gran pasticcio. – commenta Tortorella – Come se già non bastasse il già controverso sistema dei “test a crocette” – continua – i candidati si sono trovati a rispondere a domande assurde se consideriamo che lo scopo era quello di selezionare i più meritevoli. Che importanza ha per un aspirante medico conoscere “Il Signore degli Anelli”? E poi altri quesiti erano molto simili a quelli del test d’ingresso alla Facoltà di Veterinaria che si è tenuto qualche giorno prima».
Sono stati segnalati alcuni problemi anche alla pubblicazione delle graduatorie. Si è infatti verificato un vero e proprio caos dei codici: molti studenti hanno segnalato evidenti incongruenze tra i codici anagrafici e i rispettivi test. «Per questo da 20 anni ci mettiamo dalla parte degli studenti penalizzati da un sistema che ogni volta, puntualmente, rivela le sue falle», dice Tortorella.«Grazie ai nostri ricorsi migliaia di loro si sono potuti immatricolare ed hanno potuto coronare il sogno di indossare il camice bianco ed eccellere in Italia e nel mondo», ribadisce in conclusione del comunicato.
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