Il portale www.numerochiuso.info ha registrato un incremento del 75% di denunce di irregolarità rispetto al 2016 provenienti da tutta Italia. Richiesta a gran voce una soluzione normativa
Mentre il MIUR pubblica la graduatoria unica nazionale in base ai risultati del test per l’accesso alla facoltà di medicina, centinaia di aspiranti camici bianchi già sono sul piede di guerra e annunciano una valanga di ricorsi: da Milano a Cagliari, infatti, nessuna sede in cui si è svolto il test sembra essere esente dalle denunce di irregolarità.
Da settimane, il portale web www.numerochiuso.info riceve centinaia di segnalazioni da parte degli studenti: rispetto al 2016, le irregolarità denunciate sono aumentate del 75%, dato davanti al quale le istituzioni non sono rimaste sorde: il Senatore Questore UDC Antonio De Poli ha infatti presentato un’apposita interrogazione parlamentare rivolta al Ministro dell’Istruzione. «È necessaria l’introduzione di un sistema selettivo maggiormente equilibrato» sostiene De Poli, che propone l’emanazione di un provvedimento finalizzato all’allargamento della platea degli studenti che si potranno iscrivere ai corsi di laurea ad accesso programmato, quantomeno per coloro i quali, inevitabilmente, si rivolgeranno ai Tar di tutta Italia. L’interrogazione ha già raccolto il sostegno di altri 11 senatori rappresentanti dei diversi partiti politici.
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«Bene l’iniziativa del senatore De Poli, da tempo auspichiamo si possa aprire un tavolo di confronto con il Ministero dell’Istruzione e con il Ministro, con l’intento di contribuire a migliorare le condizioni d’esame per i giovani candidati». È quanto dichiarano i responsabili del portale dedicato al numero chiuso. «L’obiettivo è quello di trovare una soluzione normativa che possa sanare l’annosa questione delle irregolarità e al contempo arginare la carenza di operatori sanitari che si prospetta nel prossimo futuro», concludono.
Intanto, per far sentire la voce degli studenti contrari al numero chiuso per le facoltà medico-sanitarie, è stata lanciata una campagna social attraverso l’hashtag #AccessoNegato. Inoltre, sono a disposizione oltre 1000 consulenti consultabili gratuitamente attraverso il numero verde 800.122.777 e sul sito www.numerochiuso.info.