Lo spauracchio delle domande di Logica, per superarle tanto esercizio e occhio al cronometro
Numeri e percentuali che fanno pensare: meno 5,6%, meno 28%. Alla vigilia dei test d’accesso per l’anno accademico 2015 – 2016 alle Facoltà di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria che si terranno l’8 Settembre sono queste le cifre del netto calo degli studenti disposti a lottare per indossare un camice bianco.
Stando alle iscrizioni ai test, in 60.639 concorreranno per 9.513 posti: si tratta del 5,6% in meno rispetto al 2014, addirittura il 28% in meno rispetto a due anni fa. Probabilmente scoraggiati dai pochi posti disponibili rispetto al numero di concorrenti, ma soprattutto dalla consapevolezza che, una volta superati questi ostacoli, non si è che all’inizio di un percorso lungo, difficile e senza sbocchi sicuri, con l’ulteriore incognita del post laurea e dell’accesso alle Scuole di specializzazione.
Insomma, la domanda che in tanti si pongono prima di iscriversi allo step iniziale – i test d’ammissione alla Facoltà – è questa: “Ne vale la pena?”. In molti si rispondono di sì, e combattono con le unghie con i denti, spesso a suon di ricorsi e battaglie legali, per ottenere questa possibilità in Italia, con l’aiuto di realtà come Consulcesi, da anni schierata al fianco dei medici e aspiranti tali. Altri, invece, guardano verso lidi più accoglienti, ad esempio alle università straniere — Spagna, Svizzera, Bulgaria, Romania, Ungheria, Albania — che non hanno limiti all’ingresso e consentono alle matricole di rientrare in Italia (dopo aver speso fino a cinquantamila euro) per proseguire Medicina, dal secondo anno, nella loro città. In altri casi, invece, si ripiega semplicemente su altre Facoltà. Ma c’è anche il caso, che sta facendo molto discutere in questi giorni, di Enna, dove sarà possibile laurearsi in Medicina in una facoltà romena, restando nel cuore della Sicilia. Un’iniziativa che non piace al Sigm, che a tal proposito ha scritto ai Ministeri competenti insieme al Coordinamento delle Associazioni e dei Rappresentanti di medicina siciliani.
Ma per chi decide di affrontare i test, qual è la materia più temuta? A sorpresa, sbaragliando Chimica, Fisica, Matematica, risulta essere “Ragionamento Logico”. Forse perché protagonista di ben 20 quesiti su 60, forse perché è una materia che non si impara sui banchi di scuola, fatto sta che il sito Skuola.net ha stilato un piccolo vademecum su come affrontare al meglio questa parte del test, per placare le ansie delle aspiranti matricole in camice bianco. Prima di tutto, chiudere i libri di teoria e iniziare a esercitarsi, cronometro alla mano. Poi, davanti a una domanda ostica, individuare tra le cinque alternative di risposta le due palesemente errate, e scartarle. Nella scelta tra le tre risposte rimanenti, quella giusta dovrebbe saltare subito all’occhio. Infine, imparare il metodo aiuta: il meccanismo dietro ogni singolo quesito sarebbe infatti, tendenzialmente, sempre lo stesso. Una volta compreso, sarà più facile risolvere questa tipologia di quiz. Ora non resta che esercitarsi…