Un grafico di Google Trends mostra inequivocabilmente un aumento vertiginoso delle ricerche tra le 3 e le 5 del 3 settembre di diversi termini contenuti nelle domande del test che avrebbe avuto luogo la mattina successiva. Tortorella (Presidente Consulcesi): «Ennesima riconferma che il sistema non è meritocratico»
«Delle due, l’una: o esistono persone che prevedono il futuro o siamo di fronte all’ennesima riconferma del fatto che il Numero Chiuso è un sistema pieno di falle e che quindi non funziona perché la situazione è fuori controllo». Così Massimo Tortorella, Presidente di Consulcesi, network legale leader nella tutela dei medici e di chi aspira a diventarlo commenta sul suo profilo Instagram il picco di ricerche registrato su Google la notte precedente ai test di Medicina proprio su alcuni argomenti della prova. «Non è possibile infatti – spiega Tortorella – che sia un caso che tra le 3 e le 5 della notte del 3 settembre scorso, ovvero il giorno dei test di ingresso a Medicina, siano stati registrati picchi di ricerca su cellule epiteliali, Khomeini e crisi missili Cuba, ovvero tre degli argomenti che sono poi effettivamente comparsi la mattina successiva sui fogli degli studenti».
È stato l’esperto informatico Andrea Pescetti a scoprire questo “curioso” avvenimento e a condividere il grafico di Google Trends (lo strumento che il più famoso motore di ricerca al mondo mette a disposizione dei suoi utenti per visionare l’andamento delle ricerche di determinate parole o frasi), sul suo profilo Twitter.
«Con ogni evidenza – continua Tortorella – ci troviamo di fronte ad una classica fuga di notizie di cui potrebbe aver beneficiato un numero imprecisato di candidati: è una chiara irregolarità che va a sommarsi alle numerose altre che gli studenti continuano a segnalarci sia sui nostri canali social sia sul nostro sportello informativo www.numerochiuso.info».
In particolare, gli episodi più eclatanti sarebbero avvenuti alla Sapienza di Roma, dove sono intervenute le forze dell’ordine in quanto erano presenti alcuni studenti con documenti falsificati e 60 candidati sono stati spostati in un’altra aula. Sempre a Roma diversi studenti si sono portati la penna da casa e uno di loro, che poi si è spacciato per giornalista, aveva un microfono nella camicia. A Torino invece la madre di un aspirante medico che presenta una particolare patologia per cui sono previsti degli accorgimenti (come ad esempio tempi di consegna del test più lunghi), ha riferito che la commissione non ha voluto riconoscere quanto previsto da regolamento e che il ragazzo ha poi dovuto sostenere il test secondo le stesse modalità previste per gli altri. A L’Aquila alcuni ragazzi hanno invece chiesto l’intervento dei Carabinieri perché si erano accorti che alcuni candidati copiavano, e alla loro richiesta di verbalizzazione del fatto sono stati spostati, mentre chi barava è rimasto al suo posto.
«Come succede ormai ogni anno, anche questa volta il sistema del Numero Chiuso ha dimostrato tutti i suoi limiti. Non possiamo continuare a scegliere in questo modo antimeritocratico la nostra classe medica. Ne va della nostra salute e della vita professionale di migliaia di ragazzi meritevoli».
Consulcesi mette a disposizione dei candidati il portale web www.numerochiuso.info e i propri social, per raccogliere testimonianze e fornire informazioni su come tutelarsi in caso di scorrettezze durante la prova. A loro disposizione ci sono anche 1000 consulenti consultabili gratuitamente attraverso il numero verde 800.189091.