L’87,26% dei candidati è risultato idoneo, ottenendo il punteggio minimo di 20. È di 44,68 il risultato medio degli aspiranti medici, ma secondo le proiezioni si deve aver ottenuto almeno 60 punti per sperare in un posto in facoltà
Erano 60.038 i candidati al test di medicina; quasi 7mila ragazzi hanno quindi rinunciato in partenza, non presentandosi il giorno del test, visto che si erano iscritti in 66907. 52.389 studenti, l’87,26% del totale, hanno superato la soglia minima dei 20 punti necessari per essere idonei e concorrere ai posti disponibili. Il punteggio medio nazionale tra coloro che sono risultati idonei è di 44,68, con l’ateneo di Pavia che ottiene il punteggio medio più elevato (49,81). I più bravi hanno fatto il test a Padova, dove il 93,61% dei candidati è risultata idoneo, ma lo studente che ha totalizzato il punteggio più alto in Italia è di Milano: ha conseguito 88,5 e ha sbagliato solamente una domanda di cultura generale. I primi 100 candidati sono concentrati in 26 atenei. Quelli che hanno avuto più candidate e candidati tra i primi 100 sono Bologna (19), Padova (17) e Milano (15).
Sono i dati diffusi dal Ministero dell’Istruzione, comunicando la pubblicazione in forma anonima dei risultati del test di medicina nell’area riservata ad ogni iscritto sul sito www.universitaly.it. Sono subito iniziati allora i confronti con i risultati degli anni passati: i punteggi medi dell’edizione 2017 sono più bassi degli anni scorsi; un anno fa ben 9 ragazzi erano riusciti a rispondere correttamente a tutte le domande, e il punteggio medio su scala nazionale era 48,36, quasi 4 punti in più rispetto a quest’anno. Difficile dire se questi dati siano legati ad una maggiore difficoltà del test o ad una minore preparazione dei candidati.
Gli studenti hanno poi iniziato a discutere su forum, blog e gruppi Facebook, di stime di punteggi minimi per accaparrarsi la possibilità di immatricolarsi alla facoltà di medicina: risultare idonei è infatti condizione necessaria ma non sufficiente per concorrere ai primi posti della graduatoria. Le proiezioni suggeriscono un punteggio minimo intorno a 60 punti, che tuttavia potrà variare in base al numero dei posti disponibili e dei candidati iscritti di ogni ateneo. Tanto per avere dei dati di riferimento, va ricordato che nel 2016 l’ultimo candidato che è riuscito ad entrare a Milano Bicocca aveva ottenuto 75,6 punti, mentre a Catanzaro era bastato totalizzare 63,3 punti.
Le prossime date che gli aspiranti medici e odontoiatri devono ora segnare sul calendario sono il 29 settembre, quando verranno pubblicati i risultati nominali, e il 3 ottobre, giorno della pubblicazione della graduatoria nazionale di merito nominativa, che chiarirà definitivamente ad ogni candidato se ha ottenuto il posto, se risulta prenotato o in attesa, caso in cui dovrà attendere gli scorrimenti della graduatoria. Il primo di questi è previsto per il 4 ottobre, dopo di che la graduatoria verrà aggiornata settimanalmente ogni martedì.