Lavoro e Professioni 21 Settembre 2021 10:45

TSRM, Galdieri: «Tecnici di radiologia siano inseriti nelle équipe delle Case di Comunità»

La presidente della CdA nazionale dei TSRM Carmela Galdieri ricorda il periodo più difficile della pandemia: «Esperienza che porterò nella mia pratica professionale per tutta la vita». Poi promuove l’idea di creare un Direttore Asistenziale: «È una grande opportunità a favore della necessaria riorganizzazione del servizio sanitario»

di Francesco Torre
TSRM, Galdieri: «Tecnici di radiologia siano inseriti nelle équipe delle Case di Comunità»

«Una volta istituiti protocolli univoci, la radiologia domiciliare potrà essere impiegata come metodo diagnostico preferenziale per determinate categorie di assistiti, anche post emergenza Covid-19». Sono parole di Carmela Galdieri, Presidente della Commissione d’Albo nazionale dei Tecnici sanitari di radiologia medica (TSRM) che a Sanità Informazione parla a 360 gradi di una professione che, anche a causa dell’emergenza SARS-CoV-2, è diventata ormai sempre più popolare: i TSRM sono stati infatti “gli occhi della pandemia”, per usare uno slogan di successo coniato dalla CdA, i primi professionisti a vedere, attraverso le radiografie, gli effetti devastanti del virus sui polmoni.

Galdieri, milanese, fino al 2020 tesoriere dell’Ordine TSRM e PSTRP di Milano-Como-Lecco-Lodi-MonzaBrianza-Sondrio, oltre agli sviluppi della teleradiologia, ha parlato del futuro della professione in cui lo sviluppo tecnologico, a partire dall’intelligenza artificiale, è destinato a farla da padrone. E anche della questione del Direttore Assistenziale, figura che sta per nascere in Emilia Romagna e a cui guardano con favore molte delle professioni sanitarie non mediche: «Il contesto – spiega – ha reso ormai imprescindibile e improcrastinabile investire con determinazione sulle 22 professioni sanitarie in termini sia di competenze che di autonomia e responsabilità». Infine la richiesta alla politica in vista della riforma della medicina territoriale: «I TSRM siano inseriti nelle Case di Comunità»

Presidente, partiamo dal Covid. Lei ha vissuto l’emergenza Covid-19 in prima linea, lavorando nel reparto di un’azienda sanitaria. Qual è stato il momento più difficile? Cosa si porterà dietro di questa esperienza?

«Si è trattata senza dubbio di un’esperienza impegnativa, che ci ha imposto di affrontare, come Tecnici sanitari di radiologia medica, sfide nuove ogni giorno. Lo stress connaturato alla nostra professione, che ci richiede di mantenere sempre un alto grado di attenzione e di energia, è stato aggravato da fattori incontrollabili, ossia il dispiacere di assistere alla sofferenza altrui e l’eventualità di contrarre il virus e di trasmettere il contagio in seno alla famiglia. Nonostante le meticolose procedure di sicurezza, infatti, il rischio è alto e tra le file dei TSRM, purtroppo, si contano anche diversi deceduti. Il nostro è un ruolo in prima linea, che prevede il contatto con l’assistito sospetto o accertato Covid-19 per l’esecuzione di radiografia e TC torace: proprio per questo, la Commissione di albo nazionale ha definito i TSRM come “gli occhi della pandemia”. Siamo i primi a vedere i danni prodotti dalla patologia sui polmoni causata dal Covid-19. Inoltre, è bene ricordare che le altre patologie non si sono fermate durante la pandemia. Lavorando presso un reparto di oncologia, avevo e ho sempre sotto gli occhi persone fragili che necessitano di un supporto costante e che hanno bisogno di tutta la concentrazione e la competenza che un professionista preparato può offrire. Fondamentale è anche mantenere, pur con i limiti imposti dai DPI, la capacità di trasmettere all’assistito serenità ed empatia. Riuscire a farlo nei periodi di stress acuto è molto difficile, ma è un allenamento che porterò nella mia pratica professionale per tutta la vita».

In Emilia Romagna si parla di creare il Direttore Assistenziale, una nuova figura dirigenziale. Lei che idea si è fatta? Le piace?

«Condivido la posizione della nostra Federazione nazionale. La scelta di inserire tale figura all’interno della Direzione aziendale rappresenta una grande opportunità a favore della necessaria riorganizzazione del servizio sanitario. Il contesto ha reso ormai imprescindibile e improcrastinabile investire con determinazione sulle 22 professioni sanitarie, in termini sia di competenze che di autonomia e responsabilità, al fine di favorire il raggiungimento degli obiettivi che il sistema deve garantire. La natura dinamica e in progressiva evoluzione delle competenze rende indispensabile il sostegno da parte di un meccanismo organizzativo con ampia e diretta partecipazione delle professioni sanitarie, come può essere il Direttore assistenziale».

Anche grazie al Covid, in molti si sono accorti dell’utilità della radiologia a domicilio. Ad oggi, quali sono le realtà più avanzate su questo tema? Che ruolo possono giocare i TSRM nella riforma della medicina e dell’assistenza del territorio?

«La teleradiologia è stata “riscoperta” nel corso della pandemia come risorsa per le persone fragili e/o anziani. La radiografia al torace, infatti, può rivelarsi un valido strumento per ridurre gli accessi al Pronto soccorso da parte di soggetti vulnerabili o con problemi di mobilità, scongiurando un’ulteriore propagazione del contagio. Senza contare che la qualità delle immagini ottenute con le apparecchiature mobili, come testimonia la letteratura scientifica, è ormai comparabile a quella rilevata dalle macchine a disposizione presso ospedali e cliniche. Se dal punto di vista tecnico, dunque, non ci sono ostacoli a un impiego più sistematico e strutturato della radiologia domiciliare, mancano ancora riferimenti chiari circa l’appropriatezza della prestazione. Una volta istituiti protocolli univoci, la radiologia domiciliare potrà essere impiegata come metodo diagnostico preferenziale per determinate categorie di assistiti, anche post emergenza Covid-19. Sempre sull’asse della sanità territoriale, l’inserimento dei TSRM all’interno delle équipe multidisciplinari delle Case di Comunità, le strutture previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, permetterebbe di eseguire prestazioni radiologiche su pazienti cronici in un ambiente extra-ospedaliero, riducendo, anche qui, il rischio di contrarre altre patologie».

Quanto allora il progresso tecnologico ha cambiato e sta cambiando la professione?

«La nostra professione è legata a doppio filo con il progresso tecnologico e in questi anni, senza dubbio, l’intelligenza artificiale sta entrando nella pratica clinica in ausilio agli strumenti già a nostra disposizione; di conseguenza, i TSRM devono acquisire competenze utili per la gestione degli algoritmi che attingono ai big data. L’intelligenza artificiale conta svariate applicazioni, dalla semi-automazione di alcuni processi (come la centratura dell’assistito), l’ottimizzazione delle immagini diagnostiche ottenute con una minore dose di radiazioni, la pianificazione delle terapie e la ristrutturazione dei flussi di lavoro. Tale processo di snellimento, che probabilmente richiederà del tempo per essere pienamente collaudato e automatizzato, renderà l’acquisizione delle immagini radiologiche assai più rapida e meno soggetta a errori. Una volta realizzato, il cambiamento massivo determinato dall’innovazione tecnologica darà vita a una nuova articolazione dei ruoli all’interno delle diagnostiche radiologiche, aprendo nuovi sbocchi professionali e incoraggiando una maggiore flessibilità del TSRM, in grado di applicare l’intelligenza artificiale in campi tradizionalmente considerati come divisi».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
Nel post pandemia raddoppiati i casi di «cecità funzionale» correlati ad ansia e disagio psicologico
Secondo un’analisi dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, il problema, noto come «perdita visiva o cecità funzionale», ha subito un aumento significativo nel periodo successivo alla pandemia. L’ipotesi degli esperti è che il disturbo, essendo di natura psico-somatica, sia cresciuto a causa degli effetti della pandemia sul benessere psicologico della popolazione, soprattutto bambini e adolescenti
Dall’inizio della pandemia +25% della spesa per i servizi di salute mentale rivolti ai giovani
La spesa per i servizi di salute mentale per bambini e adolescenti è aumentata di oltre un quarto dall’inizio della pandemia. L’uso della telemedicina, invece, si è stabilizzato. Questo è quanto emerso da un nuovo studio pubblicato su JAMA Network Open
Covid: efficacia del vaccino sottovalutata, studio rivela «falla» in trial clinici
L'efficacia del vaccino anti-Covid potrebbe esser stata sottovalutata. A fare luce su una nuova «falla» è stato uno studio condotto da un team di scienziati del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e dell’Università di Salerno
Aviaria: nuova variante del virus più vicina all’uomo, timori per possibile pandemia
Un sottotipo del virus dell'influenza aviaria, endemico negli allevamenti di pollame in Cina, sta subendo cambiamenti mutazionali che potrebbero aumentare il rischio di trasmissione della malattia agli esseri umani. E' l'avvertimento lanciato da un gruppo di ricercatori cinesi e britannici in uno studio pubblicato sulla rivista Cell
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...