Lavoro e Professioni 28 Luglio 2021 18:10

«Una visione comune per una nuova sanità». Il manifesto dell’APM in sette punti

Magi (portavoce APM): «Non c’è sanità senza medici. Lavoriamo a un programma di nuova sanità futura performante per i cittadini e soddisfacente per i medici». Ecco le proposte dell’Alleanza per la Professione Medica alla politica

«Una visione comune per una nuova sanità». Il manifesto dell’APM in sette punti

Valorizzare le competenze dei medici, difendere la loro autonomia decisionale e la centralità del ruolo all’interno del Ssn. Rivendicare una corretta programmazione della formazione universitaria e specialistica. Salvaguardare la libera professione medica e odontoiatrica dalla burocrazia e coniugare gli obiettivi del Pnrr con le reali esigenze dei professionisti e dei cittadini. Infine, consentire la libera scelta del medico e odontoiatra curante da parte del cittadino.

Nel convegno dedicato al Pnrr – che si è svolto questa mattina all’Hotel Nazionale di Roma – l’Alleanza per la Professione Medica ha esposto il suo manifesto di rilancio del Ssn ad una folta platea di rappresentanti politici. Erano presenti, tra tutti, il ministro della Salute, Roberto Speranza, il Sottosegretario Pierpaolo Sileri e la Presidente della Commissione Igiene e Sanità Anna Maria Parente. E poi l’on. Rossana Boldi -Lega, Marcello Gemmato – Fdi, Nicola Provenza M5S, Mara Lapia – Gruppo Misto, Fabiola Bologna – Coraggio Italia, Filippo De Vito – PD, Silvana Nappi – M5S.

Magi (portavoce APM): «Senza i medici non si fa la sanità»

«Nel Pnrr i camici bianchi sono assenti. È fondamentale coinvolgere i professionisti nelle scelte per gli investimenti legati al Piano, altrimenti si rischia di creare scatole vuote». Queste le dichiarazioni di Antonio Magi, portavoce di APM, l’intersindacale che raccoglie al suo interno sette sigle rappresentative di oltre 100.000 tra medici e odontoiatri della dipendenza pubblica e privata, della medicina convenzionata e accreditata nonché della libera professione. Stiamo parlando di ANDI, CIMOP, Federazione CIMO-FESMED, FIMMG, FIMP, SBV e SUMAI.

La pandemia ha ancora una volta dimostrato che «senza i medici non si fa la sanità – ha aggiunto Magi -, chiediamo alla politica di coinvolgerci nei piani di riforma che riguardano, direttamente o indirettamente, la professione medica. L’ascolto dei professionisti per l’efficacia della riforma è imprescindibile».

Speranza sui medici: «Nessuno ti regala per sempre una risorsa così preziosa»

Il ministro Speranza raccoglie l’invito e ricorda che nei 20 miliardi del Pnrr 4 sono stati dedicati all’assistenza domiciliare. «È una svolta storica. Questa stessa cifra, anni fa, è stata posta sull’intero Ssn». Poi riafferma la necessità di investire sulla formazione specialistica: «Una mascherina, un respiratore, un camice, lo puoi comprare, anche sul mercato internazionale. Un medico o lo hai formato in anni di investimenti e di proiezioni strategiche, oppure non lo compri. Nei momenti di difficoltà abbiamo avuto atti di solidarietà, sono arrivate squadre di professionisti dall’estero. Ma per una settimana, per un mese. Nessuno ti regala per sempre una risorsa così preziosa». Dello stesso avviso il sottosegretario alla Salute, Pierpalo Sileri che ha detto: «Il personale sanitario è il bene più prezioso. Ascoltiamo i medici per un’alleanza con le istituzioni: il mezzo è il Pnrr, l’obiettivo rafforzare il Ssn».

Speranza sostiene, poi, di aver risposto con i fatti al grande problema dell’imbuto formativo, che tutte le organizzazioni di rappresentanza medica «mi facevano presente appena diventato ministro». La curva delle borse di specializzazioni in medicina «fa un’impennata senza precedenti – ha sottolineato con soddisfazione – siamo arrivati quest’anno a 17.400 borse, il doppio di tre anni fa e il triplo di quattro anni fa».

Medicina generale, Speranza: «Lavoriamo per raddoppiare il numero di borse dello scorso anno»

E un’operazione simile sarà stata fatta in relazione ai medici di medica generale che hanno un percorso diverso «Per la medicina generale, lo scorso anno, le borse di formazione finanziate erano 1.332 – ha evidenziato -. Noi lavoriamo, anche grazie alle risorse del Pnrr, almeno per raddoppiare quella cifra».

Infine, secondo il ministro, «questa è una fase di opportunità senza precedenti». È necessario «valorizzare più possibile la medicina del territorio, tra medicina generale e pediatria di libera scelta. Dobbiamo essere ambiziosi – ha concluso – perché questa è l’occasione cruciale per rafforzare il Ssn. Trasformare la crisi in opportunità».

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