Lavoro e Professioni 13 Ottobre 2021 15:15

Vaccino anti-Covid, il 90% dei medici europei favorevole all’obbligo per la popolazione

I risultati del sondaggio sull’obbligo vaccinale realizzato dai paesi aderenti alla Federazione Europea dei Medici Salariati

Vaccino anti-Covid, il 90% dei medici europei favorevole all’obbligo per la popolazione

Oltre il 90% dei medici in Europa ha dichiarato necessaria la vaccinazione non solo per chi lavora in sanità ma anche per altri settori professionali, quali quello dell’istruzione e delle altre forme di assistenza residenziale.

Una posizione compatta quella dei professionisti della salute in Europa emersa prepotentemente dal sondaggio sull’obbligo vaccinale realizzato dai paesi aderenti alla Fems (Federazione Europea dei Medici Salariati) e presentati durante la recente Assemblea Generale della Federazione nel corso della Conferenza dal titolo “Covid. Quale obbligo per il personale sanitario?”.

Solo la Romania si mantiene distante da questa posizione, con il 72% dei medici intervistati che dichiara di essere contrario alla vaccinazione obbligatoria, sia per il personale sanitario che nella popolazione generale.

Negli altri paesi della UE che hanno partecipato alla Conferenza (Austria, Croazia, Francia, Germania, Italia, Nord Cipro, Olanda e Portogallo), invece, la percentuale di medici vaccinati si mantiene elevatissima, superiore al 90% come anche la volontà di proporre ai propri governi l’obbligatorietà del vaccino per tutta la popolazione, con percentuali che si aggirano al di sopra dell’80%.

«La spiegazione di una posizione così compatta, che raramente si è vista in una categoria professionale – commenta Alessandra Spedicato, Capo delegazione Anaao Assomed in FEMS – è che la vaccinazione, essendo parte di un percorso scientifico e non un’idea politica o una questione di opinioni, non incontra nei medici alcun ostacolo di natura confabulatoria o cospirazionista. A questo si aggiunge l’esperienza sul campo che i professionisti della salute pubblica hanno vissuto negli ultimi 20 mesi, le cicatrici, la fatica, il burn-out che questa malattia ha lasciato nei medici ospedalieri. Tutti fattori che stanno spingendo i medici a promuovere la vaccinazione affinché non si riviva nelle corsie l’incubo del Covid-19».

«Non solo la pandemia – conclude Spedicato – ma anche la forte adesione all’immunizzazione tra i medici (al momento la vaccinazione è obbligatoria nelle corsie solo in Francia e Italia, mentre rimane raccomandata in Austria e Croazia) dimostra una volta di più lo spirito etico che anima questa categoria, e la volontà di mantenere fede al giuramento di Ippocrate che, nelle sue versioni più moderne invita i medici a “evitare la malattia quando la prevenzione è preferibile”»

 

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