Abbiamo incontrato i discenti del corso di alta formazione dell’università Luiss “Inadempimento di direttive comunitarie e obblighi risarcitori dello Stato nell’ambito sanitario”: «Aperti nuovi scenari da mettere a frutto nel nostro lavoro»
Sfilano sorridenti davanti alle macchine fotografiche, pronte ad immortalare le strette di mano con i docenti e la consegna dei diplomi che attestano la conclusione del corso di alta formazione dedicato all’inadempimento delle direttive comunitarie e agli obblighi risarcitori dello Stato nell’ambito sanitario. È la barocca Sala delle Colonne dell’università di Roma Luiss Guido Carli a far da scenario. Si è appena concluso il convegno nazionale in cui è stato presentato lo studio, condotto dalla Luiss in collaborazione con Sanità Informazione, sulla violazione delle direttive europee da parte dello Stato italiano e da cui è emersa la necessità di formare professionisti specializzati su questi temi.
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Ed eccoli qui, allora, i primi in Italia ad avere competenze così specifiche sulla penetrazione del diritto dell’Unione Europea nell’ordinamento italiano in materia sanitaria. «Assolutamente positivo», nelle loro parole, il bilancio del corso organizzato dalla Luiss: «Ci sono stati aperti nuovi scenari che metteremo sicuramente a frutto in ambito lavorativo – ci dice l’avvocato Enrico Di Cintio, che lavora presso il network legale Consulcesi -. Adesso spetta anche a noi analizzare quelle parti dell’intero sistema che vanno a stridere con il contesto normativo europeo. Temi che sfuggono troppo spesso all’attenzione ma che dovrebbero tornare alla ribalta».
«Siamo onorati che tanti dei nostri avvocati e consulenti legali abbiano formato ulteriormente la loro professionalità frequentando il corso di alta formazione organizzato da questa prestigiosa università che ha fatto crescere tantissimi studenti e professionisti in ambito economico e legale – commenta Andrea Tortorella, amministratore delegato di Consulcesi Group -. Non ho dubbi che portino a casa ulteriori skills da mettere a frutto nella loro professionalità di ogni giorno».
«È stata un’esperienza molto bella – aggiunge Antonino Pisano, il diploma stretto ancora tra le mani –. Ci ha dato modo di approfondire quali sono le conseguenze, sullo Stato e sul singolo cittadino, di decisioni prese dall’alto». «Le novità principali emerse nel corso delle lezioni derivano dalla Corte europea – sottolinea Antonella Radicchi – che danno una visione di insieme ai nostri giudici e che porterà sicuramente ad un’evoluzione della nostra giurisprudenza».