Il Garante della privacy si è espresso recentemente, ribandendo in occasione del contatto relativo alle terze dosi che sia preferibile che lo effettuino i medici di medicina generale che sono al corrente della situazione sanitaria dei propri assisti, ma in mancanza di tale possibilità può essere lecito che il contatto avvenga attraverso un soggetto che […]
Il Garante della privacy si è espresso recentemente, ribandendo in occasione del contatto relativo alle terze dosi che sia preferibile che lo effettuino i medici di medicina generale che sono al corrente della situazione sanitaria dei propri assisti, ma in mancanza di tale possibilità può essere lecito che il contatto avvenga attraverso un soggetto che operi comunque come professionista sanitario nell’ambito del SSN. Ciò che è stato espressamente escluso è che il contatto avvenga attraverso organi o uffici amministrativi regionali o comunali.
Giova ricordare in questa sede che già alcuni mesi fa il Garante ha pubblicato un utile decalogo per non incorrere in comportamenti non legittimi in relazione al trattamento dei dati personali nell’ambito della promozione delle campagne vaccinali.