L’immagine di una dottoressa con i lividi in volto contornata da una scritta: «Chi aggredisce un medico aggredisce se stesso». E’ la foto che l’Ordine dei Medici di Napoli, insieme a quello di Bari, invita a mettere per una settimana sul profilo di Facebook, Twitter, Linkedin
L’immagine di una dottoressa con i lividi in volto contornata da una scritta: «Chi aggredisce un medico aggredisce se stesso». E’ la foto che l’Ordine dei Medici di Napoli, insieme a quello di Bari, invita a mettere per una settimana sul profilo di Facebook, Twitter, Linkedin. Con l’obiettivo di affermare il diritto dei camici bianchi alla sicurezza e di sensibilizzare le istituzioni per arrivare a sanzioni più dure per questo tipo di reati.
«Abbiamo deciso – spiega sul suo profilo Fb il presidente dell’Ordine di Napoli, Silvestro Scotti – di iniziare una campagna social di sensibilizzazione dei cittadini sulle intollerabili aggressioni ai medici che operano per migliorare la salute dei loro pazienti. Per una settimana, cari amici di Fb, cambiate la vostra immagine del profilo Fb, LinkedIn o Twitter. Creiamo una iniziativa virale per affermare il diritto dei medici a curare i pazienti senza averne paura e per sensibilizzare il legislatore a norme che tutelino il medico da queste aggressioni, creando procedure d’ufficio e non a querela di parte quando viene aggredito nell’esercizio delle sue funzioni e pene più gravi per questo tipo di aggressioni».