È anche stata la prima in Italia a spostare il focus dell’assistenza dai compiti da assolvere alla persona da assistere, personalizzando in questo modo l’assistenza e apportando un contributo fondamentale per l’abolizione del mansionario e per la professionalizzazione degli infermieri italiani fino a favorire l’inserimento della formazione degli stessi in Università
Ambrogino d’oro a Marisa Cantarelli, 92 anni, considerata la prima teorica italiana dell’assistenza infermieristica e personalità di spicco all’interno del mondo accademico infermieristico. La medaglia d’oro sarà consegnata dal Comune di Milano il prossimo 7 dicembre, festa di Sant’Ambrogio e rappresenta la massima onorificenza cittadina che la commissione per le Civiche Benemerenze ha assegnato a 15 personaggi, scelti da una rosa iniziale di 240 nomi. Sono state assegnate poi anche altre cinque medaglie d’oro alla memoria.
Marisa Cantarelli è la prima infermiera a cui è assegnato l’alto riconoscimento ed è anche stata la prima in Italia a spostare il focus dell’assistenza dai compiti da assolvere alla persona da assistere, personalizzando in questo modo l’assistenza e apportando un contributo fondamentale per l’abolizione del mansionario e per la professionalizzazione degli infermieri italiani fino a favorire l’inserimento della formazione degli stessi in Università.
L’infermiere secondo Marisa Cantarelli deve avere la capacità di orientare l’individuo con un criterio di scelta ottimale perché possa procedere autonomamente e deve sorreggere la persona nelle proprie scelte, in modo che sia in grado di assolvere ai propri bisogni.
Una visione dell’infermieristica, quella di Cantarelli, che rende l’infermiere professionista con un bagaglio di conoscenze, il Codice deontologico per applicarle, e un’autonomia che ne fanno il primo responsabile dell’assistenza infermieristica e dei suoi risultati.
Il premio, come si legge nella motivazione, le è stato assegnato «per l’alto profilo della candidata che rappresenta i 460mila infermieri italiani iscritti all’Albo nazionale e che ha segnato con la propria vita personale e professionale la storia degli infermieri negli ultimi settant’anni tracciandone i cambiamenti. Cantarelli è inoltre nata a Milano dove ha vissuto (e tuttora vive) e dove ha principalmente concentrato il suo impegno e svolto (presso l’università Statale) numerosi anni di attività professionale, dandole lustro in ogni occasione».
«Ringraziamo il Comune di Milano, la Commissione per le civiche benemerenze, la presidente Buscemi e il sindaco Sala, insieme a quanti hanno promosso la sua candidatura. Marisa Cantarelli ha scritto un pezzo dell’assistenza infermieristica in Italia, dedicando la sua vita allo sviluppo della Professione. Le siamo tutti molto riconoscenti e oggi possiamo solo gioire, onorati perché la sua medaglia rappresenta un riconoscimento a tutta la nostra comunità professionale», ha commentato il premio Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche.
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