«Abbiamo contattato la Protezione Civile, ci ha confermato che il materiale non era conforme a quello ordinato – precisa Anelli -. Ho avvisato i Presidenti degli Ordini affinché fermassero le procedure. Ci attendiamo che a breve si possa rimediare e che i medici possano contare finalmente su dispositivi idonei e adeguati all’esposizione professionale»
«Non sono idonee all’utilizzo sanitario le mascherine inviate ieri agli Ordini dei Medici dalla Protezione civile». A confermarlo, il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (FNOMCeO) Filippo Anelli, che, ieri pomeriggio, ha diffuso una nota a tutti presidenti d’Ordine dei Capoluoghi di Regione per invitarli a sospenderne immediatamente la distribuzione e l’utilizzo.
«I 620 mila dispositivi individuali di protezione – spiega in un comunicato la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici – prima tranche di un milione di pezzi di mascherine FFP2 per uso sanitario – che, su richiesta della Fnomceo accolta con favore dal Ministro della Salute, sarebbero dovute andare a costituire una sorta di ‘riserva straordinaria’, in capo agli Ordini provinciali, per colmare eventuali carenze – erano arrivati in tarda mattinata, tramite corrieri, agli Ordini capoluogo di Regione. A seguito però di una prima verifica effettuata da alcuni presidenti d’Ordine, tra i quali lo stesso Anelli, erano sembrate non idonee all’uso sanitario». «Abbiamo subito contattato la Protezione Civile, che, dopo ulteriori e approfondite indagini, ci ha confermato che il materiale non era conforme a quello ordinato – precisa Anelli -. Ho ritenuto pertanto di avvisare i Presidenti degli Ordini capoluogo di Regione, che avrebbero dovuto farsi collettori delle consegne per poi distribuire i dispositivi agli Ordini provinciali, affinché fermassero le procedure».
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«Questa mattina Anelli ha indirizzato una lettera formale al Commissario Straordinario per l’Emergenza Covid-19, Domenico Arcuri – segnala la Fnomceo – per segnalare l’accaduto, accettare le scuse espresse ieri a voce e, invitarlo, anche in un’ottica di gestione e prevenzione del rischio, a una seria indagine volta ad accertare i fatti». «Ci attendiamo che a breve si possa rimediare e che tutti i nostri medici possano contare finalmente su dispositivi idonei e adeguati all’esposizione professionale – conclude Anelli -. Cogliamo l’occasione per ringraziare ancora una volta il Ministro della Salute, Roberto Speranza, che ci ha confermato la volontà del Governo di garantire le mascherine ai medici, sollecitando la Protezione Civile a una nuova fornitura in tempi brevi».
LA RISPOSTA DI ARCURI: «NUOVO STOCK ENTRO QUESTA SETTIMANA»
«Egregio Presidente, facendo seguito alle nostre precedenti comunicazioni voglio rinnovarle le mie scuse per l’incidente verificatosi ieri. Sono davvero amareggiato». Inizia così la lettera che il Commissario Straordinario per l’Emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, ha voluto indirizzare al Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (FNOMCeO), Filippo Anelli, dopo l’errore di ieri nella consegna agli Ordini dei Dispositivi individuali di protezione, non idonei all’utilizzo sanitario.
«Da oggi, d’intesa con Angelo Borrelli, le forniture oggetto di “donazioni” verranno sottoposte ad un controllo a campione, per essere certi della corrispondenza tra bolla di consegna, indicazioni stampate sulla confezione e prodotti donati – si impegna Arcuri -. Voglio rassicurarla che, così come richiesto più volte dal Ministro della Salute Roberto Speranza, ho dato disposizioni di consegnarvi, al più presto, un nuovo stock di mascherine ffp2».
«Sulla base del quadro degli approvvigionamenti saremo certamente in grado di rifornirvi entro questa settimana – conclude – Nel confermarle il mio pieno sostegno al vostro prezioso lavoro, cordiali saluti».
«Le scuse rivolte ai medici, che si stanno impegnando con abnegazione nella lotta al Covid-19, sono sempre apprezzate e naturalmente accettate – commenta il Presidente della FNOMCeO, Filippo Anelli -, così come l’impegno ad essere scrupolosi nelle procedure che riguardano la sicurezza del personale sanitario. Apprendiamo tra l’altro solo oggi che il materiale era stato donato e non era quello acquistato per gli Ordini: stiamo valutando se gli Ordini possano essere un canale per veicolarne l’uso civile, al quale era destinato».
«Prendiamo atto della volontà di mettere in atto strategie di controllo più stringenti, al fine di evitare che incidenti come questi abbiano a ripetersi – conclude – Restiamo quindi in attesa, così come da lei prospettato e auspicato anche dal Ministro Roberto Speranza, della consegna di una nuova fornitura di mascherine ffp2».
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