Via libera dal Cdm alle misure di sostegno economico per ristoranti e palestre. Sì allo stanziamento per i tamponi rapidi da mmg e pediatri, istituito un nuovo servizio nazionale di risposta telefonica per persone positive o che hanno avuto contatti stretti o casuali con soggetti positivi all’infezione
Un finanziamento di 30 milioni di euro per l’esecuzione dei tamponi antigenici rapidi da medici di Medicina Generale e pediatri di famiglia. È una delle novità introdotte nel decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri, che contiene le misure urgenti e di sostegno ai settori più penalizzati dalle nuove limitazioni volte a ostacolare la diffusione del coronavirus. «Il decreto ristori vale oltre 5 miliardi che saranno utilizzati per dare risorse immediate a beneficio di categorie e lavoratori direttamente interessati: ristoranti, bar ristoranti, cinema, palestre e piscine» ha spiegato il premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.
«Al fine di sostenere ed implementare il sistema diagnostico dei casi di positività al virus SARS-CoV-2» il decreto prevede uno stanziamento di 30 milioni di euro «per l’esecuzione di tamponi antigenici rapidi da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta secondo le modalità definite dagli Accordi collettivi nazionali di settore». Si tratta di «una misura urgente e assolutamente necessaria per allentare la pressione sui Dipartimenti di prevenzione delle ASL e per ridurre i tempi di attesa dei numerosi assistiti che attendono di poter eseguire un tampone» si legge nel documento.
«È stato stimato che nei mesi di novembre e dicembre 2020 verranno somministrati 2 milioni di tamponi antigenici rapidi ed è stata considerata una tariffa media per la somministrazione di 15 euro per ciascun tampone». È il risultato di una media tra:
L’Art 20 del decreto stabilisce che MMG e PLS una volta effettuato il tampone potranno raccogliere le informazioni dell’assistito e il relativo esito rendendole immediatamente disponibili oltre che all’interessato anche mediante il Fascicolo Sanitario Elettronico alle Asl di competenza in caso di esito positivo.
«Si stabilisce – prosegue il testo – che il referto elettronico sarà comprensivo dei dati di contatto, imprescindibili per adottare i provvedimenti di sanità pubblica (isolamento e quarantena), nonché per mettere in atto le operazioni di tracciamento dei relativi contatti, e delle ulteriori informazioni che attualmente vengono raccolte tramite la piattaforma istituita per la sorveglianza epidemiologica presso l’ISS (ad es. stato “sintomatico” o “asintomatico”, contatto stretto…) e che sono necessarie allo svolgimento di tutte le funzioni in materia di prevenzione e contenimento della diffusione del SARS-CoV-2 sul territorio nazionale».
Si determina che «sarà, conseguentemente, l’ASL a trasmettere i dati relativi ai casi di positività, acquisiti dai MMG e dai PLS, alle regioni e alle province autonome, che, a loro volta, li invieranno alla piattaforma istituita per la sorveglianza epidemiologica presso l’ISS».
Presso il ministero della Salute viene creato «un servizio nazionale di risposta telefonica alle persone risultate positive al virus SARS-Cov-2 o che hanno avuto contatti stretti o casuali con soggetti risultati positivi, con il compito di svolgere attività di contact tracing e sorveglianza sanitaria nonché di informazione e accompagnamento verso i servizi di prevenzione e assistenza delle competenti aziende sanitarie locali».
Per rendere efficace il contact tracing attraverso l’App Immuni «gli operatori del servizio accedono al sistema centrale di Immuni per caricare il codice chiave in presenza di un caso di positività. A tal fine – continua il decreto – i laboratori che diagnosticano casi di positività al virus SARS-Cov-2 comunicano gli stessi al Sistema Tessera Sanitaria che rende disponibili tali dati al predetto servizio nazionale».
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato