Il presidente di Consulcesi Massimo Tortorella: «In attesa dell’accordo transattivo, continueremo a lottare in tribunale per sanare questa grave ingiustizia»
In attesa dell’accordo transattivo per sanare la questione dei rimborsi dovuti agli ex specializzandi, la rivoluzione di Consulcesi nei tribunali continua e lo fa in tempi record. In soli tre giorni, 3 vittorie per un totale di 4 milioni di euro a 164 camici bianchi. «Noi non ci fermiamo – ribadisce il presidente di Consulcesi Massimo Tortorella. «Finché non si raggiungerà un accordo tra il Parlamento e gli ex specializzandi, continueremo a stare a fianco di tutti quei medici ingiustamente privati di un loro diritto, quello a un rimborso equo», aggiunge.
Si tratta di un contenzioso che dura da tanti anni: il mancato riconoscimento economico agli specializzandi degli anni 1978-2006. Infatti, a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90 lo Stato italiano ha violato le direttive Ue in materia, non corrispondendo agli specializzandi dell’epoca il corretto trattamento economico, previdenziale e assicurativo e segnando così una profonda disparità con i loro colleghi che operavano negli altri Paesi membri. Grazie alle azioni legali portate avanti da Consulcesi migliaia di loro hanno già visto riconoscere il loro diritto dai tribunali di tutta Italia per un valore complessivo di quasi 600 milioni di euro. Solo nell’arco del 2020, nonostante il blocco dei procedimenti per il Covid, sono stati riconosciuti oltre 30 milioni di euro a più di mille medici: il doppio rispetto l’anno precedente.
La prima di questa nuova serie di sentenze risale allo scorso 19 aprile (Sentenza 6563/2021) e ha portato 48 ex specializzandi a un rimborso di circa 1.185.008 euro. La seconda è del 27 aprile (Sentenza 7125/2021): quasi 1.156.000 a 66 medici. L’ultima risale allo scorso 21 maggio e ha portato a un rimborso di quasi 1.119.000 per 50 ex specializzandi.
«Andremo avanti per porre rimedio alla disparità di trattamento che il nostro Paese ha riservato a un gran numero dei suoi medici rispetto a quanto hanno fatto gli altri Paesi europei», assicura Tortorella, che aggiunge: «Tuttavia, continuiamo a sostenere l’opportunità di un accordo transattivo tra i medici e lo Stato. Riteniamo che sia un’azione di buon senso che consentirebbe un immediato riconoscimento ai medici del loro diritto e allo Stato di ridurre il pesante esborso economico dei rimborsi che le sentenze dei Tribunali di ogni grado continuano a concedere ai ricorrenti».
Un accordo di questo tipo consentirebbe allo Stato un risparmio di oltre 78 milioni di euro a fronte di potenziali 15mila cause in tutti i gradi della giustizia. «Ma la nostra priorità rimane quella di garantire ai nostri medici che venga fatta giustizia e lo faremo in un modo o nell’altro», conclude il presidente di Consulcesi.
Consulcesi ha messo a disposizione un servizio di consulenza gratuita per avere informazioni sulla possibilità di intraprendere un’azione legale, contattando l’800.122.777 oppure direttamente attraverso il sito www.consulcesi.it.
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