Lavoro e Professioni 12 Novembre 2018 19:37

Blockchain in sanità, Vella (ISS): «PITER, il più grande database nazionale sull’epatite, verrà gestito su catena dei blocchi»

L’Istituto Superiore di Sanità ha ospitato il convegno dedicato alle applicazioni della nuova tecnologia nel mondo sanitario. Il direttore del Centro per la salute globale: «La blockchain è una cassaforte digitale di cui solo alcuni hanno il codice, utilizzabile per tracciabilità del farmaco, trial clinici e formazione ECM»

Blockchain in sanità, Vella (ISS): «PITER, il più grande database nazionale sull’epatite, verrà gestito su catena dei blocchi»

Le numerose domande che la platea ha rivolto ai relatori del convegno “Blockchain in sanità”, svoltosi oggi all’Istituto Superiore di Sanità, testimoniano la curiosità che questa tecnologia suscita. Ed è proprio per far fronte a questa richiesta di informazioni e chiarimenti che l’ISS, insieme a McCann Health e a Cittadinanzattiva, ha organizzato l’incontro.

È il direttore del Centro per la salute globale dell’ISS Stefano Vella ad annunciare l’impegno concreto dell’istituzione nello sperimentare questa tecnologia in sanità: «I dati della Piattaforma Italiana per lo studio delle Terapie delle Epatiti Virali (PITER) dell’ISS saranno il primo registro italiano a essere realizzato con tecnologia blockchain. Tutti gli epatologi e infettivologi del territorio disporranno così della più grande casistica di ricerca clinica sul tema con i dati di più di 10mila pazienti e 100 centri clinici raccolti nella piattaforma».

LEGGI LO SPECIALE DI SANITÀ INFORMAZIONE DEDICATO ALLA BLOCKCHAIN IN SANITÀ

«Significa – spiega Vella ai nostri microfoni – che tutti questi centri parteciperanno al possesso di questo database. È un fatto direi morale, democratico. In questo modo la proprietà diventa condivisa e allo stesso modo sicura, perché ogni modifica viene tracciata e notificata a tutti coloro che partecipano alla catena, che dovranno accettarla. In fondo – aggiunge – la blockchain non è altro che un registro decentralizzato, di cui ogni centro detiene una copia, e ogni volta che viene modificato la modifica viene riportata su tutte le copie della rete, avendo quindi sempre una copia aggiornata di tutti i dati e identificando immediatamente eventuali attacchi ad uno dei database. È una cassaforte digitale, di cui solo alcuni hanno il codice, e se qualcuno la apre gli altri lo sanno».

CLICCA QUI PER ESSERE AGGIORNATO SULLA RIVOLUZIONE BLOCKCHAIN IN SANITÀ

Mettere in collegamento alcuni centri clinici è solo una delle innumerevoli applicazioni che la blockchain può avere in sanità: «È una tecnologia – prosegue Vella – che garantisce condivisione e sicurezza, e poiché i dati sanitari sono molto sensibili, la blockchain può essere molto potente in sanità. E più i dati vengono protetti, più il paziente si fiderà di fornirli, perché saprà che sono all’interno di una cassaforte». Ma non sono solo i dati che possono essere ‘salvati’ su blockchain: «Viene usata molto nell’industria farmaceutica per tracciare i farmaci; la FDA (Food and Drug Administration) americana la sta usando per i trial clinici. Ma potrebbe essere utilizzata, ad esempio, anche per la formazione ECM, rendendo trasparenti, sicure, protette e immodificabili tutte le informazioni legate all’obbligo di aggiornamento continuo di ogni medico».

Presenti alla giornata di approfondimento anche rappresentanti di aziende che stanno sviluppando soluzioni su blockchain, come Massimiliano Barawitzka, advisor di McCann Health, Sebastian Zdrojewski di Rights Chain Ltd e Andrea Tortorella, Ceo di Consulcesi Tech: «Sono necessari nuovi modelli tecnologici per la presa in cura delle persone – sottolinea Tortorella – e basti pensare che, grazie alla Blockchain, si potrà verificare l’identità digitale del paziente, tenere traccia della cronologia delle prescrizioni mediche, delle somministrazioni di farmaci e della relativa assunzione delle terapie. Attraverso gli smart contract, ad esempio, l’intero panorama dei dispositivi sanitari indossabili potrebbe compiere un salto di qualità. Sono tematiche, queste – prosegue Andrea Tortorella –, che vengono trattate anche nel Master in “Blockchain ed Economia delle criptovalute”, che stiamo lanciando con la Link Campus University, e nel libro “Cripto-svelate“. Domani porteremo la nostra expertise anche all’evento della Casaleggio Associati ‘Come la Blockchain rivoluzionerà il modo di operare delle imprese’ che avrà luogo a Milano e di cui siamo partner, grazie anche al nostro progetto “ConsulCoin Cryptocurrency Fund”, il primo fondo d’investimento EU regolato dedicato a cryptocurrency e tecnologia Blockchain del quale Consulcesi Tech è lead advisor».

LEGGI ANCHE: CONSULCESI TECH: «BLOCKCHAIN MOTORE DELL’INNOVAZIONE HEALTHCARE, STOP AI FARMACI CONTRAFFATTI»

Articoli correlati
Nuove pandemie, Vella (Cattolica): «Attenzione all’influenza umana, potrebbe essere prossima emergenza»
Per il docente di Salute Globale alla Cattolica tanti i virus su cui dobbiamo vigilare, dal Marburg a Zika. Poi Elogia il modello Intersos adottato per portare i vaccini in zone di guerra come Nigeria e Yemen. Al Pandemic fund creato dal G20 arrivati oltre 850 progetti: «Potremo lavorare per rafforzare i sistemi sanitari dei paesi del sud del mondo anche se i fondi sono limitati»
Riapertura scuole, le indicazioni ISS per sorvegliare l’epidemia
Il documento, diretto a tutte le scuole, stabilisce le misure per il corretto svolgimento della didattica in presenza
Come si anticipa l’andamento dell’epidemia?
L'Istituto Superiore di Sanità e la Fondazione Kessler spiegano la differenza tra previsione, analisi di scenario e proiezione
Giornata contro le droghe, Pacifici (ISS): «Vi spiego i rischi delle nuove sostanze psicoattive»
In tempi di lockdown boom per le nuove sostanze psicoattive e per le benzodiazepine di sintesi. La direttrice del Centro nazionale dipendenze e doping dell’ISS: «Molti per tamponare la crisi astinenziale da cocaina ed eroina hanno scelto di spostarsi in questa direzione». Dal 2016 il sistema di monitoraggio ha lanciato in tutto 733 segnalazioni
Nutrinform vs Nutriscore, l’Europa alla guerra delle etichette. Ecco il sistema italiano che riabilita la dieta mediterranea
Entro il 2022 la Commissione UE adotterà un sistema di etichettatura alimentare per informare i consumatori. Ben 269 scienziati si sono pronunciati in favore del Nutriscore francese che però penalizza i prodotti made in Italy. Silano (ISS): «Il nostro sistema è capace di stimolare il consumatore a informarsi di più, ecco perché»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...