Andrea Filippi (Fp Cgil): «Registriamo favorevolmente l’impegno a trovare un accordo per chiudere nel più breve tempo possibile questa tornata contrattuale. Manteniamo ferma la necessità di coniugare l’aspetto economico del contratto con l’esigibilità di alcuni punti fondamentali della parte normativa»
«A passi spediti verso la chiusura dei contratti 2016-18 per la ‘dirigenza medico-sanitaria’ e delle ‘Funzioni locali’». L’annuncio arriva direttamente da Stefano Bonaccini, Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, al termine dell’incontro con le organizzazioni sindacali, al quale hanno partecipato anche il Presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità Sergio Venturi (assessore Emilia-Romagna) e il coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni Antonio Saitta (assessore Piemonte).
«Il comitato di settore ha fatto un ottimo lavoro trovando la massima collaborazione nei sindacati che ha portato alla sottoscrizione definitiva dei due contratti per il personale dei livelli della sanità e delle funzioni locali il 21 maggio e che sono certo consentirà di arrivare rapidamente alla sottoscrizione dei contratti della dirigenza dei due comparti. Infine abbiamo deciso – ha concluso Bonaccini – di aprire un tavolo con i sindacati anche per affrontare i temi legati alla nuova legge di bilancio, non solo sulla parte contrattuale, ma anche sui temi delle politiche della salute, degli investimenti e dello sviluppo».
«È stato un confronto a 360 gradi – ha spiegato Sergio Venturi – durante il quale abbiamo affrontato diversi temi cercando di tracciare un percorso ed un metodo di lavoro comuni per fissare le linee di contrattazione per i due comparti per il prossimo triennio. Sul tavolo anche la questione generale di un adeguato finanziamento del fondo sanitario e in particolare l’esigenza di superare il limite del tetto di spesa per il personale oggi ancorato all’1,4% rispetto alla spesa del 2004. Assolutamente condivisa anche l’idea di riprendere una politica per gli investimenti in sanità che oggi non ha più un riferimento finanziario nazionale. Inoltre ci siamo confrontati anche sulle possibilità di un lavoro comune sul fronte dei fondi integrativi».
«Con le organizzazioni sindacali – ha aggiunto Antonio Saitta – abbiamo condiviso la preoccupazione per il tema degli organici rispetto ai fabbisogni della sanità, con particolare riguardo ai medici specialisti, e l’esigenza di una governance delle politiche della salute che abbia l’obiettivo della valorizzazione e del rilancio della sanità pubblica».
Si è detto soddisfatto anche dell’«incontro costruttivo con la Conferenza delle Regioni anche Andrea Filippi, segretario nazionale della Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn: «Registriamo favorevolmente l’impegno a trovare un accordo per chiudere nel più breve tempo possibile questa tornata contrattuale anche per la dirigenza del Servizio sanitario nazionale. Manteniamo ferma la necessità di coniugare l’aspetto economico del contratto con l’esigibilità di alcuni punti fondamentali della parte normativa, con particolare riferimento ai fondi, agli incarichi e al regolamento sull’orario di lavoro. Fondamentale anche registrare la necessità di rivedere i fabbisogni di personale e la piena e uniforme applicazione della legge Madia sulle stabilizzazioni».