Lavoro e Professioni 4 Luglio 2024 17:30

Carenza infermieristica: la buona Università può fare la differenza

Incontro tra Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche e Conferenza dei Rettori delle Università italiane per una strategia comune in grado di recuperare attrattività alla professione infermieristica e arginare il fenomeno della carenza. Presentato il video “Infermieri NextGen”

Carenza infermieristica: la buona Università può fare la differenza

“Vogliamo rendere più attrattiva questa importante professione non solo economicamente ma anche con migliori prospettive di carriera. Un passo fondamentale in questa direzione è l’evoluzione della professione infermieristica verso le specializzazioni universitarie per rispondere alle sfide del futuro e per garantire un’assistenza sanitaria sempre più qualificata ed efficiente”.

Con queste parole il ministro della Salute Orazio Schillaci ha aperto, nel suo messaggio, l’incontro “Sfide e opportunità della professione infermieristica” organizzato da FNOPI (Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche) e CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane).

Un confronto istituzionale e un’occasione per illustrare le potenzialità della professione, le criticità persistenti e il ruolo cruciale rappresentato dalla formazione universitaria negli sviluppi futuri del Sistema Salute.

L’iniziativa si è posta come momento di analisi e raccordo tra ciò che chiedono i giovani per il proprio futuro e le risposte che può dare loro la professione infermieristica come scelta di vita.

Oggi la carenza di infermieri in Italia è di almeno 65.000 unità, secondo la Corte dei conti, ma nei prossimi dieci anni usciranno dalla professione per raggiunti limiti di età, rispetto al decennio precedente, almeno il quadruplo dei professionisti.

L’Italia è il Paese OCSE con meno infermieri per 1.000 abitanti: 6,4 contro una media europea di 9,5 ed è fanalino di coda (sempre nell’OCSE) per laureati in infermieristica ogni 100.000 abitanti: solo 17 contro una media di 48. Senza un intervento strutturale in grado di ridare attrattività alla professione e di riequilibrare gli organici, la carenza non resta più un problema della professione, ma diventa del Paese e dei cittadini, perché senza infermieri non c’è futuro. Senza infermieri non c’è salute e non c’è assistenza per una popolazione sempre più anziana, fragile e sola.

“Le soluzioni strutturali possibili – ha sottolineato la presidente FNOPI Barbara Mangiacavalli – si basano su tre priorità: incremento della base contrattuale e riconoscimento economico e dell’esclusività delle professioni infermieristiche; riconoscimento delle competenze agite; evoluzione del percorso formativo universitario, con le specializzazioni”.

Per raggiungere gli obiettivi, le proposte FNOPI comprendono anche alcune modifiche normative. La prima è alla legge 43/2006 che regolamenta le professioni sanitarie e stabilisce un ampliamento delle competenze prevedendo per gli specialisti una vera e propria laurea magistrale clinica. In un percorso avviato con il Ministero della Salute, il Ministero dell’Università e della Ricerca, il Consiglio Universitario Nazionale, la Conferenza dei Corsi di Laurea delle Professioni sanitarie, sono state costruite le basi per arrivare all’attuazione di una revisione delle Lauree Magistrali con l’individuazione di tre aree di sviluppo specialistico: Cure primarie, Cure pediatriche e neonatali, Cure intensive ed emergenza.

Poi, fondamentale per garantire la qualità dell’insegnamento e della formazione sono l’applicazione e il monitoraggio delle linee di indirizzo e dei protocolli d’intesa Università-Regioni, con riconoscimento dell’attività degli infermieri dell’Servizio Sanitario Nazionale che erogano formazione.

In Italia, dall’anno accademico 2010-2011 la perdita di attrattività della professione legata alla scarsa retribuzione e all’impossibilità di un concreto sviluppo di carriera ha portato a una riduzione progressiva della domanda, a fronte dell’aumento di posti a bando per cercare di arginare la forte carenza infermieristica. Si è giunti a 23.627 candidati per 20.337 posti a disposizione, arrivando a 1,2 domande per posto, con Regioni, specie al Nord, che registrano anche meno di una domanda per posto.

Infermieri NextGen – Un nuovo sguardo sulla professione

Il video “Infermieri NextGen”, presentato nel corso dell’incontro, si propone di ridefinire e rinnovare la percezione della professione infermieristica, svelando un mondo di opportunità e possibilità che questa scelta può offrire alle nuove generazioni. Un video che simbolicamente la FNOPI ha consegnato alla CRUI, con l’intento di diffonderlo in tutti gli atenei italiani per incentivare l’arruolamento di nuovi futuri infermieri previsto con il test nel mese di settembre.

Nel cuore del progetto “Infermieri NextGen” ci sono i giovani: ragazzi e ragazze che amano viaggiare, conoscere e sperimentare, nati nell’era digitale e spinti da un profondo bisogno di trovare una collocazione sicura in un mondo in costante evoluzione. Il video, ambientato in un ecosistema dinamico, dà voce ai desideri e alle ambizioni di una staffetta di diciottenni, ciascuno con i propri sogni e obiettivi, tutti diversi e tutti importanti. Le immagini vivide mostrano una varietà di scenari professionali: dalle corsie ospedaliere all’emergenza, dalle missioni umanitarie all’uso delle tecnologie più avanzate.

Il tono del video è emozionale ma fresco, con un copy giovane e una colonna dalle sonorità elettroniche che risuona con le aspirazioni delle nuove generazioni. L’obiettivo è innescare nei giovani uno “switch” di immaginario, portando alla luce il ruolo reale e moderno della professione infermieristica. “Infermieri NextGen” non è solo un video, ma una call to action per tutti i giovani che desiderino trovare una carriera significativa, ricca di esperienze e possibilità. Un invito a scoprire e abbracciare la bellezza e la complessità di essere un infermiere oggi.

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Sanità

Il valore dei farmaci equivalenti tra accesso alle cure e sostenibilità industriale

La disponibilità di prodotti equivalenti è diminuita nel corso del tempo: dal 2015 c'è stata una riduzione del 49% nella disponibilità di questi farmaci, con un aumento dei...
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...