Lavoro e Professioni 27 Aprile 2020 13:01

Come comunicare con i familiari dei pazienti ricoverati in isolamento? La guida delle Società scientifiche in prima linea

Il decalogo estratto dal Position Paper “ComuniCoViD – Come comunicare con i familiari in condizioni di completo isolamento” a cura della Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva, dell’Associazione nazionale infermieri di area critica, della Società italiana cure palliative e della Società italiana medicina emergenza-urgenza

L’isolamento sociale dovuto alla pandemia da Coronavirus ha cambiato radicalmente le modalità di comunicazione. Questo vale per tutti i cittadini sottoposti al lockdown, ma ancor di più per gli operatori sanitari che devono mantenere aperto un canale di comunicazione con i familiari dei malati di Covid-19, soprattutto se in completo isolamento.

Per offrire indicazioni operative condivise e basate su evidenze ed esperienze internazionali, le quattro società scientifiche maggiormente coinvolte nella prima linea Covid-19 (Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva Siaarti; Associazione nazionale infermieri di area critica Aniarti; Società italiana cure palliative Sicp e Società italiana medicina emergenza-urgenza Simeu) hanno messo a punto e diffuso il “Position Paper Intersocietario” intitolato “ComuniCoViD – Come comunicare con i familiari in condizioni di completo isolamento”. È un documento operativo progettato e realizzato per essere utile a tutta la comunità sanitaria nazionale con l’obiettivo di «facilitare l’équipe di cura nella comunicazione con i familiari – si legge nel documento -, anche nelle condizioni estreme di completo isolamento», visto che è noto che i malati e i loro familiari «ricordano quanto hanno ricevuto in termini non solo di risultati clinici ma anche di umanità, vicinanza e sostegno psicologico da parte delle équipe di cura».

LEGGI ANCHE: LA COMUNICAZIONE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS: DALLE INCOERENZE DEI POLITICI ALLE DISCUSSIONI TRA ESPERTI (NON PROPRIO RASSICURANTI)

Dieci le regole fondamentali da seguire:

1 – Comunicare al familiare di riferimento le notizie cliniche almeno una volta al giorno e nel caso di ogni aggravamento sostanziale ed imprevisto.
2 – La comunicazione di notizie cliniche va effettuata dal medico che ha in cura il paziente.
3 – Esentare da questo compito un operatore che lo percepisca come troppo gravoso.
4 – Considerare e tutelare l’equilibrio emotivo degli operatori sanitari.
5 – Utilizzare una comunicazione telefonica, di videochiamata o, in casi particolari, scritta.
6 – Comunicare tramite email/sms può essere una utile strategia complementare.
7 – Comunicare con modalità adeguate all’interlocutore, inequivocabili, veritiere, argomentate.
8 – Ricostruire insieme ai familiari le volontà del malato.
9 – Informare esaustivamente sul controllo della sofferenza.
10 – Lasciar spazio ed accogliere le emozioni del familiare.

«Ci è sembrato necessario mettere a punto questo Documento in tempi rapidissimi – sottolinea Giovanni Mistraletti, responsabile del Progetto Intensiva 2.0 di SIAARTI – perché ricevevamo numerose richieste da parte di colleghi, che si domandavano come comunicare le notizie cliniche senza potersi vedere di persona con i familiari. Ci sono problemi tecnici, giuridici, psicologici ed etici non scontati; era necessario che qualcuno esprimesse opinioni chiare ed autorevoli, presentandole in modo immediatamente fruibile. Certo, questo nostro contributo è una goccia nel mare, ma crediamo possa migliorare davvero il benessere dei familiari, e anche quello degli operatori».

«Per noi infermieri di area critica, la partecipazione a questo Documento – afferma Silvia Scelsi, presidente ANIARTI – è l’espressione di una esigenza che viene dal profondo sentire della professione, di presa in carico totale e di accompagnamento della persona malata e dei suoi familiari, nell’espressione dei loro bisogni, in un momento di totale difficoltà, rappresentato dalla malattia e dal ricovero in area critica. L’infermiere stabilisce una relazione di cura che gli permette di poter leggere i bisogni espressi dalla persona e progettare risposte adeguate, ma la relazione in questo particolare contesto viene alterata dalle necessità poste dall’isolamento sanitario: gli strumenti di comunicazione devono essere quindi adeguatamente modificati per raggiungere comunque l’obiettivo ed evitare che la persona ricoverata e la famiglia aggiungano all’esperienza già dura anche il senso di abbandono che genera l’isolamento».

LEGGI ANCHE: DA EROI A UNTORI, QUANDO MEDICI E INFERMIERI SONO ACCUSATI DI DIFFONDERE IL VIRUS

«Abbiamo ritenuto di proporre congiuntamente questo Position paper – commenta Salvatore Manca, presidente nazionale SIMEU – perché la gestione dell’emergenza è una filiera complessa, costituita da competenze complementari che hanno però basi comuni: il fattore tempo e la necessità di affrontare e comunicare momenti emotivamente molto impegnativi, per i pazienti, i familiari e gli stessi sanitari. È necessaria una cultura della comunicazione che deve essere parte integrante del bagaglio delle competenze sanitarie. Migliorare la comunicazione, fra professionisti e verso i pazienti e i loro familiari, non significa solo migliorare l’efficacia delle cure, ma rinsaldare un rapporto di fiducia reciproca».

«L’importanza della comunicazione con i familiari in questa drammatica fase – precisa infine Italo Penco, Presidente SICP – è essenziale in quanto va incontro ad un bisogno fondamentale dei familiari stessi, quasi sempre confinati in casa e impossibilitati ad accedere ai luoghi di cura, di avere regolari informazioni sulle condizioni cliniche del loro caro ricoverato e di essere rassicurati sul controllo delle sofferenze anche in caso di peggioramento».

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

Articoli correlati
Ictus, da Iss e Alice un manuale di comunicazione con i pazienti e i familiari
La comunicazione verso la persona colpita da ictus e la sua famiglia deve essere corretta e adeguata in tutte le fasi. Per questo A.L.I.Ce. Italia Odv (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale) ha partecipato al progetto dell'Istituto superiore di sanità (Iss), insieme ad altre associazioni, esperti e figure professionali, alla messa punto di un Manuale di valutazione della comunicazione del percorso assistenziale della persona con ictus
Ma le campagne vaccinali funzionano sui social?
Con l’espressione shitstorm (letteralmente “tempesta di cacca”) si intende quel fenomeno con il quale un numero piuttosto consistente di persone manifesta il proprio dissenso nei confronti di un’altra persona (o di un gruppo), di una organizzazione o di una azienda. Questa tempesta di insulti e/o commenti denigratori si realizza in rete, generalmente sui social media, sui blog o su altre piattaforme che consentono l’interazione
di Nicola Draoli, Consigliere Comitato Centrale FNOPI
Covid-19 e vaccini: i numeri in Italia e nel mondo
Ad oggi, 28 febbraio 2023, sono 675.188.796 i casi di Covid-19 in tutto il mondo e 6.870.894 i decessi. Mappa elaborata dalla Johns Hopkins CSSE. I casi in Italia L’ultimo bollettino disponibile (23 febbraio 2023): Oggi in Italia il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 25.576.852 (4.720 in più rispetto a ieri). Il […]
Comunicazione del rischio: esperti a Venezia contro la disinformazione
Per affrontare in maniera efficace le emergenze sanitarie, ambientali (e non solo) del futuro a Venezia leader ed esperti della comunicazione provenienti da tutto il mondo. Obiettivo: elaborare strategie di contrasto alla disinformazione e promuovere miglioramenti all’ecosistema informativo
di Redazione
Stati generali comunicazione Salute, Speranza: «In emergenza contrastato il virus della disinformazione. Facciamone tesoro»
La due giorni organizzata da Federsanità ha preso il via al Policlinico Umberto I di Roma. Frittelli: «Solo se impareremo l’importanza della comunicazione per la salute, potremo contribuire alla salvaguardia del nostro SSN. Se sapremo comunicarlo, in ogni occasione, sarà più facile in ogni sede riuscire a difenderlo»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...