Lavoro 8 Gennaio 2019 13:42

Contratto medici, intersindacale: «In legge di bilancio pietra tombale sul rinnovo. Scioperi confermati»

«All’insegna della peggiore continuità, il nuovo governo, come i precedenti, utilizza la legge di bilancio per attuare veri e propri golpe ordinamentali ed istituzionali». Non usa mezzi termini l’intersindacale della dirigenza medica e sanitaria che, in una nota, si scaglia contro il governo ed evidenzia il comma 687 della legge di bilancio. Una norma che «nell’assalto […]

Contratto medici, intersindacale: «In legge di bilancio pietra tombale sul rinnovo. Scioperi confermati»

«All’insegna della peggiore continuità, il nuovo governo, come i precedenti, utilizza la legge di bilancio per attuare veri e propri golpe ordinamentali ed istituzionali». Non usa mezzi termini l’intersindacale della dirigenza medica e sanitaria che, in una nota, si scaglia contro il governo ed evidenzia il comma 687 della legge di bilancio. Una norma che «nell’assalto finale alla dirigenza rinvia, di fatto, sine die il rinnovo del CCNL 2016-2018 della dirigenza medica e sanitaria, riportando indietro le lancette dell’orologio di tre anni».

LEGGI ANCHE: CONTRATTO DIRIGENZA SSN, COSMED: «UNA NORMA IN LEGGE DI BILANCIO STRAVOLGE ACCORDO QUADRO E RISCHIA PARALISI ITER»

«Il comma 687 della legge di bilancio 2019 – spiegano i sindacati – che riporta la dirigenza amministrativa nell’area contrattuale della dirigenza medica e sanitaria, addirittura a partire dal rinnovo già avviato e con trattative in corso, diventerà famoso, o per meglio dire, famigerato, come il comma 566 della finanziaria 2015. Rappresenta un golpe contro le organizzazioni sindacali e le loro prerogative, un favore elargito ad una minilobby alla faccia della trasparenza, un nuovo attacco, peggiore anche dello spot pubblicitario, ai medici, ai veterinari e ai dirigenti sanitari, in attesa di un nuovo contratto di lavoro da 10 anni, oggetto di aggressioni da parte del governo prima che dei cittadini. Il tutto nell’indifferenza, o nell’ignoranza, se non nella complicità, di chi dovrebbe vigilare e tutelare il patrimonio professionale che ha avuto in affidamento».

«Tra i numerosi foglietti volanti cui è stata ridotta la legge più importante della legislatura – prosegue la nota -, sottratta al controllo di ammissibilità della commissione Bilancio ed a quello di merito dello stesso Parlamento, una “manina” ha trovato il modo di agganciare il vagoncino dei propri interessi al treno della legge di bilancio, in modo addirittura retroattivo. Alla faccia della Corte costituzionale, che dal 2015 ha dichiarato incostituzionale il blocco contrattuale, e dello stesso Presidente della Repubblica, che va avvertito del fatto che quel motore di giustizia sociale di cui ha parlato nel discorso di fine anno è stato inceppato, senza che si veda quando e come potrà rimettersi a funzionare. Nel solito copione, che toglie significato al termine stesso di cambiamento, un Governo che si dice nuovo continua ad agire contro il SSN, beffando anche quel San Contratto che lo ha fatto nascere».

LEGGI ANCHE: CONTRATTO MEDICI, CIMO DENUNCIA GOVERNO, ARAN E REGIONI A CORTE EUROPEA PER MANCATO RINNOVO. AVVIATA ANCHE CLASS ACTION

«La Ministra della salute – prosegue l’intersindacale – non vede che il contratto, per il quale giura esserci le risorse economiche, ha perso il tavolo, cioè la sede istituzionale necessaria a spendere le risorse e concordare le regole. Il Presidente della Conferenza delle Regioni, in tutt’altre faccende affaccendato, twitta su tutto tranne che su questo punto. La Ministra della funzione pubblica, da cui dipende l’Aran e l’intero impianto contrattuale, da mesi non sente le richieste di incontro delle organizzazioni sindacali della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria. Del Presidente del Comitato di settore, ai cui tecnici spetterebbe preparare un nuovo atto di indirizzo per una nuova trattativa, nessuna notizia».

«Una situazione inaccettabile, che contribuisce al collasso della sanità pubblica stretta tra blocco contrattuale, carenza di specialisti che accomuna la povera Calabria al ricco Veneto, arrembante autonomia differenziata, figlia di uno scellerato patto di governo, privatizzazione tesa alla creazione di una sanità povera per i poveri. Se non intervengono correttivi nel primo provvedimento legislativo utile, i medici, i veterinari e i dirigenti sanitari avranno una ragione in più per scioperare il 25 gennaio ed oltre, fino ad accompagnare le elezioni europee e regionali, dove ciascuno raccoglierà quello che ha seminato. Nessuno – concludono i sindacati – potrà stupirsi, o gridare all’attacco politico, se medici, veterinari e dirigenti sanitari continueranno a protestare, anche da soli, per il futuro del SSN, la dignità del loro lavoro, il diritto alla salute dei cittadini».

LEGGI ANCHE: SCIOPERO DEI MEDICI, C’È LA DATA: 25 GENNAIO. INTERSINDACALE: «RINNOVO DEL CONTRATTO, DIFESA DELL’INTRAMOENIA E PIÙ’ FONDI, ECCO LE RAGIONI DELLA PROTESTA»

Articoli correlati
Medici e cittadini contro la deriva del Ssn: manifestazioni il 15 giugno nelle piazze e sciopero in vista
Fermare la deriva verso cui sta andando il nostro Servizio sanitario nazionale, con liste di attesa lunghissime per accedere alle prestazioni, personale medico e infermieristico allo stremo, contratti non rinnovati e risorse insufficienti per far fronte all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione e dunque della crescente richiesta di cure per malattie croniche. E’ l’appello che arriva […]
Contratto comparto sanità, è fumata bianca. Aumenti fino a 98 euro e per gli infermieri indennità aggiuntiva
Dopo mesi di trattative ARAN e sindacati (Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, FIALS, Nursind, Nursing Up) hanno raggiunto un’intesa sul contratto del comparto sanità. Tra le novità l’indennità oraria per il lavoro notturno che passa da euro 2,74 a 4 euro e una nuova indennità per il Pronto soccorso. In tutto le risorse per il rinnovo ammontano a 241,6 milioni
di Francesco Torre
Comparto sanità, è battaglia sull’indennità di specificità. De Palma (Nursing Up): «Non può valere come aumento contrattuale, così non ci stiamo»
Il presidente del sindacato degli infermieri Nursing Up non arretra e conferma lo sciopero dell’8 aprile. Tra i nodi l’aspetto economico e la richiesta di eliminare il vincolo di esclusività. «Tolta l’indennità, si ritorna a un aumento di 80,90 euro. Questo non è accettabile» spiega De Palma
di Francesco Torre
Sciopero medici, Onotri (SMI): «Calpestati i nostri diritti più elementari e quelli dei pazienti»
Il Sindacato dei Medici Italiani (SMI) e il Sindacato Italiano Medici del Territorio (SIMET) hanno indetto uno sciopero di 48 ore (1 e 2 marzo), con la chiusura degli ambulatori, culminato con una manifestazione di piazza davanti al Ministero della Salute. Esposti cartelli di pace per richiedere la fine del conflitto in Ucraina
Sciopero Smi e Simet, Anelli (Fnomceo): «Piena solidarietà vanno ascoltati»
«Piena solidarietà ai colleghi medici dell’area convenzionata che oggi manifestano il profondo disagio nell'esercizio della professione»
di Filippo Anelli (Fnomceo)
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Porpora trombotica trombocitopenica. ANPTT Onlus celebra la III Giornata nazionale

Evento “WeHealth” promosso in partnership con Sanofi e in collaborazione con Sics Editore per alzare l’attenzione sulla porpora trombotica trombocitopenica (TTP) e i bisogni ancora i...
Salute

Tumori: boom di casi nei paesi occidentali. Cinieri (Aiom): “Prevenzione attiva per ridurre carico della malattia”

Nel 2024 negli USA, per la prima volta nella storia, si supera la soglia di 2 milioni di casi di tumore. Una crescita importante, comune a tutti i Paesi occidentali. Per Saverio Cinieri, presidente di...
Salute

Tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato: lo stato dell’arte di nivolumab

Sono stati presentati al recente Congresso ASCO gli aggiornamenti degli studi relativi all’impiego di nivolumab nel tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato. Il quad...
Advocacy e Associazioni

Cirrosi epatica, i pazienti chiedono meno burocrazia e maggior accesso al teleconsulto

Nella nuova puntata di The Patient Voice, Ivan Gardini (EpaC Ets), Ilenia Malavasi (Affari Sociali) e Francesca Ponziani (Pol. Gemelli)