Lavoro e Professioni 19 Ottobre 2018 18:28

Contratto medici, la protesta continua con stop a straordinari, assemblee e scioperi: «Istituzioni evitino crack SSN»

Le richieste dei sindacati: l’incremento del finanziamento del FSN, un vasto programma di assunzioni ed il finanziamento di almeno 3mila nuovi contratti di formazione specialistica

Contratto medici, la protesta continua con stop a straordinari, assemblee e scioperi: «Istituzioni evitino crack SSN»

La protesta dei medici e dei dirigenti sanitari continua con un fitto calendario di appuntamenti. Dopo il sit-in in piazza Montecitorio dello scorso 17 ottobre, lo stato di agitazione per il mancato rinnovo del contratto e in difesa della sanità pubblica prevede, da lunedì 22 ottobre, il blocco degli straordinari in tutte le aziende sanitarie, l’astensione dalle attività non comprese nei compiti di istituto, la richiesta da parte dei dirigenti di usufruire di tutti i giorni di ferie accumulate ed il pagamento di tutti i turni guardia eccedenti l’orario contrattuale. Il 25 ottobre si svolgeranno assemblee nei servizi del territorio ed il 29 ottobre assemblee in tutti gli ospedali, aperte a tutti gli operatori e ai cittadini, per discutere le motivazioni delle iniziative sindacali. Venerdi 9 novembre, in concomitanza con lo sciopero indetto dall’intersindacale, saranno tenuti sit-in presso le sedi delle singole Regioni. Il 14 novembre, a Roma, sarà organizzata un’assemblea a cui saranno invitati gli esponenti di tutti i gruppi politici che siedono in Parlamento. Il 23 novembre, infine, la seconda giornata di sciopero promossa da Aaroi-Emac.

GUARDA LA LOCANDINA DELLE INIZIATIVE

«A Governo, Regioni e Parlamento – scrivono i sindacati in una nota – chiediamo uno scatto di responsabilità che eviti il crack del SSN. Potrebbe essere uno degli ultimi appelli prima che la più grande infrastruttura sociale del Paese non venga privatizzata, proprio mentre si vorrebbe nazionalizzare tutto, ed il diritto alla salute affidato alla intermediazione finanziaria ed assicurativa, al luogo di residenza ed al censo. Rifiutiamo con fermezza – proseguono – il tentativo messo in atto da Regioni e Governo di far competere sulle stesse scarse risorse del FSN il diritto alla cura dei cittadini e quello ad avere un contratto dignitoso di chi quelle cure deve erogare.».

Entrando nello specifico, le sigle sindacali chiedono:

  • un congruo incremento del finanziamento del FSN in modo da garantire la piena erogazione dei Lea;
  • un vasto programma di assunzioni nel SSN per far fronte alla “gobba pensionistica” del personale sanitario;
  • il finanziamento di almeno 3mila nuovi contratti di formazione specialistica per garantire una programmazione dei fabbisogni formativi rispondente alle esigenze del SSN e non influenzata da interessi particolari e autoreferenziali.

Per quanto riguarda la trattativa per il rinnovo del contratto, i sindacati evidenziano che «il Viceministro del MEF On. Massimo Garavaglia ha ribadito che il suo finanziamento è contenuto nell’incremento del FSN relativo al 2019 ed il Ragioniere Generale dello Stato aveva già ricordato che il 3,48% di incremento della massa salariale è dovuto a tutta la dirigenza del settore a partire dal 1 gennaio 2018».

Rimangono tuttavia ancora aperte due questioni: «La prima è rappresentata dall’inserimento nella massa salariale soggetta agli incrementi contrattuali dell’indennità di esclusività. Il valore di questa operazione è più politico che economico. Valorizza in particolare la scelta di un rapporto di lavoro esclusivo dei professionisti nei confronti del SSN e delle Aziende sanitarie. L’indennità è ferma ai valori del 2000, allorquando fu istituita, e sono inaccettabili ulteriori svilimenti», scrivono i sindacati.

«La seconda – concludono – è legata al pieno ritorno nei fondi accessori della retribuzione individuale di anzianità dei professionisti che vanno in quiescenza. L’alimentazione economica dei fondi accessori, bloccata dal maldestro articolo 23 comma 2 della Legge 75/2017, è un volano irrinunciabile se vogliamo retribuire il disagio lavorativo e garantire una carriera professionale a circa 120 mila dirigenti dell’area sanitaria».

LEGGI ANCHE: SIT IN MEDICI, PRESENTE ANCHE LA FNOMCEO. IL PRESIDENTE ANELLI: «SENZA FINANZIAMENTI AL SSN AUMENTERANNO DISUGUAGLIANZE»

Articoli correlati
Medici e cittadini contro la deriva del Ssn: manifestazioni il 15 giugno nelle piazze e sciopero in vista
Fermare la deriva verso cui sta andando il nostro Servizio sanitario nazionale, con liste di attesa lunghissime per accedere alle prestazioni, personale medico e infermieristico allo stremo, contratti non rinnovati e risorse insufficienti per far fronte all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione e dunque della crescente richiesta di cure per malattie croniche. E’ l’appello che arriva […]
Comparto sanità, è battaglia sull’indennità di specificità. De Palma (Nursing Up): «Non può valere come aumento contrattuale, così non ci stiamo»
Il presidente del sindacato degli infermieri Nursing Up non arretra e conferma lo sciopero dell’8 aprile. Tra i nodi l’aspetto economico e la richiesta di eliminare il vincolo di esclusività. «Tolta l’indennità, si ritorna a un aumento di 80,90 euro. Questo non è accettabile» spiega De Palma
di Francesco Torre
Sciopero medici, Onotri (SMI): «Calpestati i nostri diritti più elementari e quelli dei pazienti»
Il Sindacato dei Medici Italiani (SMI) e il Sindacato Italiano Medici del Territorio (SIMET) hanno indetto uno sciopero di 48 ore (1 e 2 marzo), con la chiusura degli ambulatori, culminato con una manifestazione di piazza davanti al Ministero della Salute. Esposti cartelli di pace per richiedere la fine del conflitto in Ucraina
Sciopero Smi e Simet, Anelli (Fnomceo): «Piena solidarietà vanno ascoltati»
«Piena solidarietà ai colleghi medici dell’area convenzionata che oggi manifestano il profondo disagio nell'esercizio della professione»
di Filippo Anelli (Fnomceo)
Medicina generale “svalutata”. Scotti (Fimmg): «Mmg vicini al burnout, affogati dalla burocrazia»
Silvestro Scotti, Segretario nazionale Fimmg, nell’intervista esclusiva a Sanità Informazione lancia l’allarme. «Medicina generale svalutata. La prima domanda che ci fanno è sul Green pass, su come rientrare a scuola e al lavoro. Per un medico è avvilente»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...