Onotri (SMI), Filippi (Fp Cgil Medici) e Mazzoni (SIMET): «Per valorizzare la medicina generale del nostro Paese continueremo la nostra lotta!»
«Abbiamo sostenuto, nell’audizione presso la Conferenza delle Regioni, che non vi sono le condizioni per sottoscrivere l’Accordo Collettivo Nazionale (ACN) per la medicina generale, così come ci è stato presentato dalla parte pubblica, la SISAC, che peraltro sta applicando criteri poco chiari per la composizione del tavolo di trattativa, convocando soggetti sindacali privi della rappresentatività necessaria» lo hanno detto Pina Onotri, Segretario Generale Sindacato Medici Italiani, Andrea Filippi, Segretario Nazionale Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN e Mauro Mazzoni, Segretario Nazionale SIMET.
L’ACN «non coglie lo sforzo fatto dai medici di medicina generale, non tiene conto dei costi, delle responsabilità e dei maggiori carichi di lavoro, non offre strumenti organizzativi per rendere la professione più attrattiva e per arginare l’esodo all’estero dei giovani medici, così come i prepensionamenti di massa, non tiene conto della necessità di delineare nuove tutele sul lavoro, alla luce delle centinaia di morti dovute al contagio da Covid». Queste le ragioni che l’hanno reso non sottoscrivibile per i referenti dei sindacati.
La bozza, hanno aggiunto, non prende in considerazione le risorse del Piano di Ripresa e di Resilienza e «non trova con esso le giuste sinergie». «Per questo proponiamo un accordo ponte di tipo economico, rivisto nei contenuti rispetto all’ipotesi di accordo che ci è stato sottoposto, in attesa dalla riforma della medicina generale prevista dal PNRR», è stata la proposta. «Noi non ci arrenderemo e continueremo la nostra battaglia per la valorizzazione dell’assistenza territoriale offerta alla cittadinanza» hanno concluso Onotri, Filippi e Mazzoni.
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