Il segretario nazionale Cimop: «Ci opponiamo a questo modus operandi e scioperiamo con una grande manifestazione sul web, alla presenza di esponenti del mondo politico, istituzionale e medico, nel rispetto delle prescrizioni Covid»
«L’inaffidabilità di Aiop sta facendo impennare lo spread di professioni e persone, adesso ci rivolgeremo all’Ue. Ecco la nostra grande piazza virtuale per raccontare tutto il nostro sdegno, trattati come professionisti di serie B nonostante il grande apporto fornito durante il Covid. Ma non molliamo». Sono le parole della dottoressa Carmela De Rango, Segretario Nazionale della Cimop (Confederazione Italiana Medici Ospedalità Privata) che annuncia la giornata di sciopero per il 2 luglio 2020.
Sarà un presidio nazionale in una piazza virtuale, per raccogliere i disagi dei medici che operano nelle aziende sanitarie private associate Aiop. «Protestiamo per la mancata sottoscrizione da parte di Aiop dell’Ipotesi di Intesa CCNL del 16 giugno scorso per il personale medico concordata con la delegazione Aiop in data 11 giugno 2020, con conseguente discriminazione tra lavoratori che operano nello stesso settore. Così intendiamo creare una piazza virtuale per manifestare contro la retromarcia di Aiop che ha deciso di non sottoscrivere, solo per i medici, l’ipotesi di intesa».
LEGGI ANCHE CONTRATTO SANITA’ PRIVATA. CIMOP: «AIOP NON FIRMA PREINTESA CONCORDATA 24 ORE PRIMA, BENE ARIS. SCIOPERIAMO»
Dalla segreteria nazionale di Cimop, vicina al raggiungimento del traguardo contrattuale dopo 15 anni, si ricorda «la tenacia con cui è intervenuta nel merito con le parti datoriali», sempre con «il suo stile basato su rilevanze tecniche».
«Mentre da un lato Aris ha mostrato un ammirabile senso di responsabilità – ha proseguito De Rango – e di rispetto per medici e persone, lo stesso non ha fatto Aiop che ha giocato la consueta carta dell’inaffidabilità. Con tale condotta, però, si ottengono due risultati deleteri per l’intero universo sanitario, comprese le proprietà: da un lato si sviliscono individui e servizi, dall’altro si fa impennare lo spread di professioni e persone con il frutto malato di una contingenza oggettivamente degradante per le professioni mediche della sanità privata. Relegate di fatto nella serie B del lavoro».
LEGGI ANCHE CGIL, CISL E UIL FP: SIGLATA LA PREINTESA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO DELLA SANITA’ PRIVATA
«Ci opponiamo – ha concluso – a questo modus operandi e scioperiamo con una grande manifestazione sul web, alla presenza di esponenti del mondo politico, istituzionale e medico, nel rispetto delle prescrizioni Covid, al fine di lanciare un messaggio unitario e preciso. Non siamo figurine, ma professionisti affidabili: sotto questi camici batte un cuore e un’anima che si ispira al giuramento di Ippocrate. Ci rivolgeremo alle istituzioni europee per far rappresentare i diritti calpestati di chi, ai tempi della pandemia, ha svolto un lavoro eccezionale che però non è riconosciuto dalle parti datoriali».
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO