Le misure di protezione per gli operatori e i pazienti, l’organizzazione degli spazi di lavoro, la guida al corretto utilizzo dei Dpi, il triage telefonico, la sanificazione e la disinfezione degli ambienti di lavoro e infine i test sierologici. Queste alcune delle voci che compongono il documento elaborato dall’Ordine di Roma, per medici e odontoiatri, al fine di affrontare in sicurezza l’erogazione delle prestazioni sanitarie negli studi e negli ambulatori in questa delicata fase
In vista della riapertura degli ambulatori, il gruppo tecnico dell’Ordine dei Medici chirurghi e Odontoiatri di Roma e Provincia ha elaborato un documento per medici e odontoiatri contenente le “Indicazioni Operative per la prevenzione da contagio SARS-CoV-2”.
Il documento è diviso per aree tematiche: misure di prevenzione e protezione per gli operatori; misure organizzative dei luoghi di lavoro; misure specifiche di prevenzione e limitazione del contagio per i pazienti; organizzazione degli spazi di lavoro; guida al corretto utilizzo dei Dpi, con specificate le differenze tra le varie mascherine; il triage telefonico; la sanificazione e la disinfezione degli ambianti di lavoro; i test sierologici.
ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI DI LAVORO
AREE PRE-CLINICHE (sala d’attesa, reception, spazi amministrativi, bagno pazienti)
AREE CLINICHE (sale visite, locali operativi)
L’operatore deve lavare le mani prima e dopo di ogni visita e indossare gli opportuni dispositivi di protezione individuale (DPI) per le vie respiratorie, gli occhi e le mucose (criterio di prossimità operatore-paziente):
Tutte le attività che vengono svolte per il singolo paziente devono essere precedute da una opportuna preparazione dello strumentario, materiali etc. sui piani di lavoro adeguatamente disinfettati. Sostituire, ove possibile, strumenti che generano aerosol con strumenti che non generano aerosol e utilizzare sistemi di aspirazione che riducano la dispersione di aerosol nell’ambiente circostante. Coprire con materiale monouso, ove possibile, le superfici che possono venire a contatto col paziente. Per ridurre il consumo improprio ed eccessivo di DPI è opportuno che gli operatori evitino di uscire dalle aree cliniche durante la visita/trattamento al paziente.
AREE AD USO ESCLUSIVO OPERATORI SANITARI (sala sterilizzazione, spogliatoi, bagni e spazi privati)
AREE MISTE (locali tecnici e qualsiasi ambiente che prevede il contatto con lavoratori esterni al presidio sanitario)
UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
La selezione del tipo di DPI deve tenere conto:
Tutti i DPI, sia monouso che riutilizzabili, vanno cambiati, in caso di produzione di aerosol, tra un paziente ed un altro. Praticare l’igiene delle mani prima di indossare, prima di rimuovere e dopo aver rimosso i DPI. Durante l’esecuzione di procedure che possono determinare aerosol, schizzi di sangue o di altri liquidi biologici (es. saliva), bisogna indossare i corretti DPI (visiere/schermi, occhiali protettivi, filtranti facciali FFP2 o con capacità filtrante superiore, cuffia, camice idrorepellente, guanti, calzari) per proteggere l’operatore dal rischio di contaminazione.
MASCHERINE CHIRURGICHE
Le mascherine chirurgiche hanno lo scopo di evitare che chi le indossa contamini l’ambiente, in quanto limitano la trasmissione di agenti infettivi e ricadono nell’ambito dei dispositivi medici di cui al D.Lgs. 24 febbraio 1997, n.46 e s.m.i. e al nuovo Regolamento UE 2017/745. Sono utilizzate in ambiente sanitario e in luoghi ove si presti assistenza a pazienti.
Le mascherine chirurgiche, per essere sicure, devono essere prodotte nel rispetto della norma tecnica UNI EN 14683:2019, che prevede caratteristiche e metodi di prova, indicando i requisiti di:
In ambiente sanitario sono consigliate anche per l’utilizzo da parte dei pazienti e di altre persone per ridurre il rischio di diffusione delle infezioni.
TRIAGE TELEFONICO
È consigliabile contattare il paziente prima dell’appuntamento (preferibilmente il giorno antecedente) per raccogliere alcune informazioni inerenti il suo stato di salute, rassicurandolo che si tratta di semplici domande rivolte a tutti i soggetti che richiedono prestazioni sanitarie. Il triage telefonico serve a valutare la presenza di sintomi che possano essere correlati ad un’infezione di COVID-19.
Compilare una scheda, con le informazioni richieste, che sarà poi rivista insieme al paziente durante l’appuntamento in sede. Informare il paziente che al suo arrivo verrà misurata la temperatura corporea. In caso di sintomi sospetti riconducibili a COVID-19, la scelta di confermare o procrastinare l’appuntamento è in capo esclusivamente al personale medico-odontoiatrico, nel rispetto delle indicazioni degli organi competenti.
TRIAGE IN OFFICE
In caso di paziente sintomatico o con febbre pari o superiore a 37,5°, il medico o l’odontoiatra valuterà l’indifferibilità della prestazione e contatterà il medico di medicina generale del paziente per informarlo sulle condizioni di salute rilevate. Il paziente deve riporre abiti non indispensabili, oggetti personali, borse, telefoni, etc. in un apposito contenitore personale (borsa, sacco, zaino monouso) consegnato prima di entrare nell’area clinica e che potrà portare via con sè al termine dell’appuntamento.
In via alternativa, è possibile utilizzare contenitori deposito da disinfettare tra un paziente ed un altro. A conclusione della prestazione medico-odontoiatrica, fornire al paziente tutte le informazioni utili, invitandolo a contattare il professionista per qualsiasi nuova sintomatologia riscontrata e non evidenziabile al momento della visita/trattamento, imputabile ad una possibile infezione da SARS-CoV2.
SANIFICAZIONE E DISINFEZIONE DEGLI AMBIENTI
ULTERIORI INDICAZIONI
Aggiornare il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), ove previsto, secondo il D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Procedere ad aggiornare la formazione e informazione del personale, con specifico addestramento sull’utilizzo dei DPI forniti, in base alle disposizioni del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. È opportuno che sia coinvolto il Medico Competente, ove previsto, per le identificazioni dei lavoratori con particolari situazioni di fragilità e per il reinserimento di soggetti con pregressa infezione da COVID-19. Prevedere, ove richiesto dal fabbricante o produttore, una manutenzione delle apparecchiature. Predisporre, ove possibile, uno spazio dedicato per effettuare il triage in office ai pazienti. Potrà essere effettuato il controllo della temperatura del personale (previa sua autorizzazione) all’inizio di ogni turno di servizio, con l’obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre o altri sintomi influenzali.
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