Lavoro 5 Aprile 2022 15:04

Digitalizzazione, la domanda di pensione Enpam si fa online. Ecco come

Dal 31 ottobre i moduli cartacei non saranno più disponibili. Novità per i Mmg che non dovranno più aspettare la cessazione del rapporto di lavoro

Digitalizzazione, la domanda di pensione Enpam si fa online. Ecco come

I processi di digitalizzazione interessano sempre più ambiti della vita personale e professionale, rendendo più semplici ed immediati gli espletamenti di molte pratiche burocratiche. Non fanno eccezione le domande di pensionamento per i professionisti sanitari: la fondazione Enpam ha predisposto di recente, infatti, la possibilità per gli associati di compilare online la domanda di pensione, sia quelle relative alla Quota A (a 68 anni o 65 anni), sia per le pensioni di vecchiaia o anticipata della gestione della Medicina generale (medici di famiglia, pediatri di libera scelta, addetti alla continuità assistenziale e all’emergenza territoriale), sia per le pensioni di Quota B (libero professionisti). Le nuove procedure online per la domanda di pensione a breve sostituiranno definitivamente i moduli cartacei, che dal prossimo 31 ottobre non saranno più disponibili per le categorie che hanno a disposizione il servizio online.

Una novità interessante per i Mmg

In particolare, gli iscritti alla gestione della Medicina generale possono fare domanda online di pensione nel momento in cui presentano le dimissioni e non devono più attendere di aver concluso il loro rapporto di lavoro. La stessa opzione vale per gli iscritti alla gestione degli Specialisti ambulatoriali (inclusi i medici addetti alla medicina dei servizi) e per i soli specialisti ad personam.

Cosa cambia in concreto per i Mmg

Fino ad oggi i medici di Medicina generale che volevano presentare domanda di pensione dovevano prima avere cessato l’attività in convenzione. Per porre termine al rapporto con la Azienda sanitaria, era necessario presentare le proprie dimissioni con un preavviso di 60 giorni, trascorsi i quali era quindi possibile rivolgersi all’Enpam per la presentazione della domanda di pensione. La data di cessazione faceva fede anche per l’avvio dei calcoli ai fini della determinazione dell’importo di pensione spettante. Oggi, con l’avvento della procedura online, che permette di presentare la domanda già al momento della presentazione delle dimissioni, i tempi si abbreviano. Inoltre, la nuova procedura consente di accorciare quel periodo di impasse in cui l’iscritto non riceveva più lo stipendio dall’Asl e non ancora la pensione dall’Enpam (che sarebbe comunque arrivata con gli arretrati, ma successivamente).

Chi resta al cartaceo

L’unica eccezione è rappresentata dagli iscritti alla gestione della Medicina generale che hanno ottenuto una precedente liquidazione e hanno poi ripreso l’attività continuando a contribuire alla medesima gestione, e da chi ha fatto il riscatto dei periodi liquidati. Per loro non è prevista la possibilità di fare domanda online, pertanto dovranno continuare a presentarla in forma cartacea. Cionondimeno, resta in piedi il ruolo essenziale degli Ordini dal punto di vista previdenziale, motivo per il quale gli iscritti possono comunque continuare a presentare domande ed istanze attraverso l’Ordine territoriale competente.

La domanda di pensione online per la Quota B

Per i professionisti afferenti alla Quota B, la possibilità di presentare online la domanda di pensione va a completare la vasta gamma dei servizi digitali a disposizione degli iscritti Enpam che svolgono attività libero professionale. Da adesso, infatti, è possibile gestire online tutte le pratiche relative agli aspetti previdenziali, dalla dichiarazione dei redditi con il modello D alla domanda di pensione. Inoltre, il servizio è attivo anche per gli iscritti alla gestione Specialisti ambulatoriali e per quelli iscritti alla gestione degli Specialisti esterni.

I vantaggi della domanda online

I vantaggi sono molteplici: dal poter effettuare la domanda comodamente da casa, accedendo alla propria area riservata sul portale Enpam, al poter limitare fortemente le probabilità di commettere errori nella compilazione, che causerebbero ritardi e complicazioni nella lavorazione della pratica. Prendiamo ad esempio uno dei più comuni errori di compilazione dei moduli cartacei, cioè barrare più caselle che esprimono scelte incompatibili tra loro: questo tipo di errore non è possibile nella versione digitale della procedura.

 

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