Chi può accedere all’esonero contributivo per gli iscritti Enpam che arriva fino a 3mila euro?
Uno sconto fino a 3mila euro sui contributi previdenziali da versare per tutti gli iscritti Enpam che abbiano fatto domanda di esonero contributivo e rispondano ai requisiti. Per presentarla c’è ancora tempo: fino al 31 ottobre 2021 sulla propria area riservata.
Dopo la data di scadenza, chi vedrà accolta la propria richiesta dovrà comunque versare la parte di contributi eccedente ai 3mila ottenuti. Quindi se un medico tra Quota A e Quota B si ritrovasse una cifra di 5mila da euro da pagare, sarebbe comunque tenuto a versarne 2mila. Inoltre, con la scelta del pagamento in una o due rate la parte eccedente dovrà essere versata entro il 31 dicembre 2021. Chi ha scelto più rate aggiunge 22 febbraio, 30 aprile e 30 giugno 2022.
L’esonero contributivo è una novità introdotta quest’anno da Enpam per tutti i contribuenti in regola e che abbiano percepito nel 2019 un reddito professionale non superiore a 50mila euro, vedendo un calo di fatturato di almeno un terzo nel 2020. La misura riguarda:
Enpam avverte che chi avesse fatto richiesta di esonero non deve contribuire al pagamento del Mav con i contributi calcolati in maniera regolare fino al 31 ottobre, quando scoprirà se può o meno usufruire dello sconto. Successivamente, se rispondenti, sarà richiesto solo il pagamento della cifra eccedente con un nuovo bollettino Mav con l’importo corretto. Gli iscritti con domiciliazione bancaria riceveranno l’addebito diretto di prima o unica rata il 31 dicembre. Per coloro il cui pagamento fosse già partito prima di sapere di poter usufruire dell’esonero sarà possibile richiedere lo storno entro otto settimane.
Se l’esonero viene respinto per mancanza di requisiti, chi avrà presentato domanda potrà comunque pagare Quota A e Quota B entro il 31 dicembre 2021, senza subire alcuna sanzione.
Per ora l’importo massimo dell’esonero è fissato a 3mila euro. Tuttavia, nel caso in cui le richieste complessive, quelle che includono anche i professionisti degli enti previdenziali privati, dovessero superare lo stanziamento previsto dal governo, il beneficio potrebbe risultare inferiore. In questo caso agli iscritti sarà richiesto il pagamento della differenza entro 90 giorni dalla pubblicazione del decreto che sancirà definitivamente la portata dell’esonero.
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