Dalla formazione ECM alla telemedicina, le sfide del Gruppo Consulcesi per il 2021
Mai come nel 2020 la politica si è spesa a favore degli ex specializzandi. Complici la pandemia e il riconoscimento unanime del ruolo fondamentale del personale sanitario nel combattere il Covid-19, parlamentari di diversi schieramenti politici si sono prodigati nella ricerca di una soluzione transattiva a quella annosa vicenda che vede come protagonisti i medici che non sono stati retribuiti in modo corretto negli anni della scuola di specializzazione e che, dopo tanti anni, ancora attendono nelle aule dei tribunali di tutta Italia il riconoscimento di un diritto sancito più volte da corti italiane ed internazionali. Sono stati presentati disegni di legge firmati da parlamentari di tutto l’arco costituzionale, sono state lanciate petizioni online che in pochi giorni hanno raccolto migliaia di firme, si è addirittura tentata la strada degli emendamenti alla legge di Bilancio per porre la parola fine ad una storia che si trascina da decenni.
Tentativi apprezzati dai medici e dal network legale che da sempre si occupa della tutela dei loro diritti, Consulcesi. Che adesso, tramite le parole del Presidente Massimo Tortorella, chiede alla politica di portare finalmente a conclusione queste manovre. «Parte delle risorse che la sanità italiana avrà presto a disposizione – commenta Tortorella – possono andare in questa direzione». E il riferimento è non solo al Recovery Fund, ma anche al MES, uno strumento «a tasso zero» che «accontenterebbe il mondo medico».
«Questi medici non hanno ricevuto le somme che gli spettavano durante la specializzazione. Ora le risorse sono disponibili, e la soluzione sembra essere veramente a portata di mano», aggiunge il Presidente di Consulcesi.
Ma il Recovery Plan approvato dal Consiglio dei Ministri dedica importanti capitoli anche ad un altro caposaldo del Gruppo Consulcesi: circa un miliardo e mezzo di euro è infatti dedicato allo “sviluppo delle competenze tecnico-professionali, digitali e manageriali dei professionisti in sanità”. Un campo, quello della formazione dei professionisti sanitari, in cui Consulcesi è leader in Italia: «Gli oltre 300 corsi di formazione su tutte le branche della Medicina prodotti dal provider Sanità in-Formazione sono il punto di forza del nostro Club. La valorizzazione della formazione prevista dal Recovery Plan è quindi una grande opportunità, sia per chi come noi ha un provider importante sia per tutto il mondo medico. Un personale sanitario costantemente aggiornato è infatti anche una garanzia in più per i pazienti».
Infine, un occhio al futuro: a quella telemedicina destinata, secondo molti, a rivoluzionare l’assistenza sanitaria su cui anche Consulcesi Group intende puntare: «Per fornire il servizio di assistenza attraverso la telemedicina sia gli operatori sanitari sia gli utenti dovranno essere formati – commenta Tortorella -. Dovranno quindi imparare ad utilizzare i device e le strumentazioni messe a disposizione. Ecco perché – conclude il Presidente di Consulcesi – ci stiamo già muovendo con importanti realtà a livello italiano ed europeo per poter offrire il nostro servizio anche in questo ambito».
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