Approvato un emendamento di Emiliano Fenu (M5S) che va incontro ad alcuni rilievi del Garante della Privacy per il quale l’obbligo della fatturazione elettronica presenta incompatibilità con la normativa sulla protezione dei dati personali
Dietrofront sull’obbligo di fatturazione elettronica per medici e farmacisti per l’anno 2019. Un emendamento al decreto fiscale del relatore Emiliano Fenu (M5S), approvato dalla commissione Finanze del Senato, prevede infatti l’esenzione dall’obbligo per gli operatori sanitari e le partite Iva che hanno aderito al regime forfettario (e che si attengono sotto i 65mila euro) e le società sportive dilettantistiche.
«Per il periodo d’imposta 2019 – si legge – i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria, ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata […] sono esonerati dall’obbligo di fatturazione elettronica […] con riferimento alle fatture i cui dati sono inviati al Sistema tessera sanitaria. I dati fiscali trasmessi al Sistema tessera sanitaria possono essere utilizzati dall’Agenzia delle entrate anche per finalità diverse dall’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata».
L’emendamento va incontro ad alcuni rilievi del Garante della Privacy, per il quale l’obbligo della fatturazione elettronica «presenta rilevanti criticità in ordine alla compatibilità con la normativa in materia di protezione dei dati personali». Comporta quindi «un rischio elevato per i diritti e le libertà degli interessati, comportando un trattamento sistematico, generalizzato e di dettaglio di dati personali su larga scala, potenzialmente relativo ad ogni aspetto della vita quotidiana dell’intera popolazione, sproporzionato rispetto all’obiettivo di interesse pubblico, pur legittimo, perseguito».
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