Lavoro e Professioni 29 Marzo 2022 12:33

Fine stato di emergenza, cosa non cambia per i professionisti sanitari

Cosa succederà ai lavoratori della salute con l’uscita dallo stato di emergenza, in vigore da due anni. Alcuni obblighi restano, situazioni lavorative escono dal riconoscimento “emergenziale”

Fine stato di emergenza, cosa non cambia per i professionisti sanitari

Il 31 marzo 2022 finirà, dopo due anni e 159mila morti, lo stato di emergenza legato a Covid-19. In previsione del “ritorno alla normalità” auspicato, il Dl 24 del 24 marzo 2022 su “Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza” punta ad accompagnare popolazione e professionisti verso un progressivo riadattamento.

Nel decreto legge, che consta di 15 articoli in gran parte dedicati agli aspetti generali del post pandemia, alcuni articoli (8, 10 e 12) si focalizzano specificatamente sul personale sanitario. Dall’obbligo vaccinale ai doveri lavorativi di medici e professionisti sanitari. Esaminiamo cosa cambia.

Obbligo vaccinale

Nell’articolo 8 sono contenute le disposizioni sull’obbligo vaccinale per i sanitari. A differenza di tante altre misure adottate per contrastare il virus, questa non viene superata con la fine dello stato di emergenza e resta in vigore fino alla fine del 2022. Non solo per chi è impegnato in professioni di interesse sanitario, ma anche per gli studenti di corsi di laurea che prevedono tirocini pratici in strutture sanitarie o di assistenza. La sospensione dal servizio e la perdita della retribuzione restano quindi una possibilità. Resta inoltre obbligatorio il vaccino per tutti coloro che si iscrivono all’Ordine professionale. Potrebbe esserci anche un’attenuazione di quanto previsto da parte della Corte costituzionale, ma per il momento le previsioni sono queste.

Lavoro e conferme

L’articolo 10 elenca tutte le disposizioni legislative che vengono prorogate, contenute in due allegati: l’allegato A fino al 31 dicembre 2022 e l’allegato B (fino al giugno 2022). Nel primo elenco, nello specifico, si prorogano fino a fine anno:

  • gli incarichi temporanei per i laureati in Medicina da aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale;
  • trattenimento in servizio di dirigenti medici e sanitari e personale sanitario;
  • temporaneo superamento di incompatibilità per gli operatori delle professioni sanitarie.

Nel secondo, si prorogano fino a giugno 2022:

  • i conferimenti di incarichi di lavoro autonomo e collaborazione continuativa e coordinata a dirigenti medici, veterinari e sanitari in generale in quiescienza;
  • il riconoscimento del servizio svolto da medici specializzandi in pandemia, che ora diventa strutturale e utile al conseguimento del diploma di specializzazione.

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Speranza: «Inverno senza chiusure grazie a vaccini e Green Pass. Questa è la verità senza propaganda»
«Green pass scaricato 262 mln di volte. Strumento fondamentale di contrasto e gestione lotta al Covid». Così il ministro ha risposto al Question time alla Camera sull’eliminazione dell’obbligo della certificazione verde in relazione alla fine dello stato di emergenza
Dalla teleriabilitazione al lavoro in equipe, come sta cambiando la professione dei Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica
La presidente della Commissione d’Albo Roberta Famulari denuncia: «Aumenta il bisogno di salute mentale ma noi siamo ancora troppo pochi». Alessandra Perra (CdA Cagliari) racconta lo studio Heroes che ha rilevato un aumento dei disturbi di salute mentale tra i professionisti sanitari durante la pandemia
di Francesco Torre
Abusivismo, Cerchiaro (TSRM PSTRP Genova): «Segnaliamo ai NAS chi non ha completato domanda di iscrizione»
Per il Presidente dell’Ordine TSRM PSTRP di Genova e membro del Comitato centrale della Federazione è fondamentale la collaborazione dei cittadini: «A Genova circa 150 domande non completate. Cittadini segnalino se hanno dubbi, preziosa loro collaborazione»
di Francesco Torre
«Tutti i professionisti sanitari siano coinvolti nelle Case di Comunità». Dal Congresso di Rimini l’appello della FNO TSRM PSTRP
Teresa Calandra, presidente della Federazione che rappresenta 19 professioni sanitarie, spiega: «In questo modo si farà meno fatica poi a trovare le eventuali figure professionali che non sono state inserite nei piani regionali»
di Francesco Torre
Elezioni amministrative, ecco i professionisti della salute in corsa
Sono oltre 12 milioni gli elettori chiamati al voto per rinnovare i consigli comunali in più di 1100 comuni. Al voto anche la regione Calabria. Numerosi i medici e i professionisti sanitari tra i candidati
di Francesco Torre
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...