Lavoro e Professioni 15 Dicembre 2021 12:36

In aumento sanzioni per operatori sanitari, da Consulcesi una guida per orientarsi nel caos normativo

Simona Gori, amministratore delegato di Consulcesi & Partners: «I professionisti sanitari fanno parte di una categoria sovraesposta al controllo disciplinare e questo anche con conseguenze molto serie per la loro carriera. Ecco perché è importante conoscere i pericoli e imparare ad affrontarli tempestivamente»

In aumento sanzioni per operatori sanitari, da Consulcesi una guida per orientarsi nel caos normativo

Tra decreti legislativi, leggi, norme, codici etici e regolamenti aziendali il lavoro dei medici e degli operatori sanitari in generale è diventato una corsa ad ostacoli. Non a caso, negli ultimi anni, e ancor di più con l’emergenza Covid, si è verificato un vero e proprio boom di procedimenti e sanzioni a carico degli operatori sanitari con conseguenze più o meno gravi sulla loro carriera e, in alcuni casi, anche sulla qualità delle prestazioni che diventano così “eccessivamente prudenti”.

Per aiutarli a orientarsi in questo caos normativo e in questa giungla di sanzioni gli esperti Consulcesi & Partners hanno organizzato il webinar intitolato “Conseguenze disciplinari della responsabilità sanitaria”, nell’ambito del quale viene offerta una guida per prevenire e prepararsi ad eventuali contenziosi legali e contestazioni da parte degli ordini professionali di appartenenza.

«Ogni giorno l’operatore sanitario si muove in una ragnatela di decreti legislativi, di leggi, di norme, di codici etici e regolamenti aziendali – afferma Simona Gori, amministratore delegato di Consulcesi & Partners –. I professionisti sanitari fanno parte di una categoria sovraesposta al controllo disciplinare – prosegue – e questo anche con conseguenze molto serie per la carriera. Per comprendere l’importanza di questo tema basta pensare ai professionisti sanitari coinvolti in casi di malpractice medica e che sono spesso sottoposti a un vero e proprio fuoco incrociato: dall’apertura delle indagini penali alle richieste risarcitorie che sono molto spesso ingenti, alle domande di rivalsa proposte dalle strutture per cui lavorano per poi arrivare addirittura agli esposti presentati agli ordini di appartenenza».

Essere iscritti all’albo professionale consente ai pazienti di presentare una vera e propria denuncia per violazioni delle norme deontologiche con implicazioni che provocano seri danni professionali. «Le pene si stanno inasprendo – riferisce Gori – anche per l’educazione continua che è obbligatoria in medicina. Un tema molto attuale in vista dell’imminente scadenza del triennio formativo, previsto per il prossimo 31 dicembre, e viste le sanzioni che sono state già annunciate. Tutto questo senza dimenticare le ripercussioni che tutto questo ha sia sulla carriera che sulla partecipazione ai concorsi pubblici».

Nel webinar vengono offerti consigli pratici che in modo semplice e chiaro possono indicano all’operatore sanitario quali strumenti si possono usare per difendersi dal proprio ordine professionale, evitando di incorrere in possibili sanzioni e mantenendo integra la propria carriera professionale. «Oggi l’operatore sanitario deve organizzare una sorta di tutela anticipata della propria professione – suggerisce l’avvocato Marco Croce, partner del network C&P –. Deve immediatamente tutelarsi con l’ente con cui ha il rapporto di lavoro e deve documentare con completezza tutto ciò che accade. È bene quindi avere l’abitudine di conservare in maniera diligente, completa, integrale e verificabile le cartelle cliniche e la documentazione sanitaria – dice Croce –. Deve cioè poter rendere conto di ciò che ha fatto sia alla struttura ordinistica che lavorativa. Se tutto si fa con contemporaneità, con presenza a sé stessi, con dedizione e con diligenza – continua – si entra nell’ottica di procedure standardizzate e validate di comportamento e di atti terapeutici e sanitario che mettono a riparo da successive vicende non gradevoli».

Infine, la formazione può essere di grandissimo aiuto in caso di contenzioso. «Il professionista della salute che è in grado di dimostrare di avere un curriculum degno del proprio percorso formativo e di esibire un dossier del proprio aggiornamento formativo articolato, ricco, pertinente e soddisfacente, apparirà certamente più autorevole agli occhi di un magistrato o di chi è chiamato a valutare la sua professione», conclude Croce. Concorda con questa posizione Giuseppe Petrella, coordinatore scientifico del provider Sanità In-Formazione e presidente della Commissione Digitalizzazione e Cybersecurity del Servizio Sanitario Nazionale presso il ministero della Salute. «Quando vengo chiamato a svolgere delle perizie e vedo che il collega non ha fatto un adeguato percorso formativo non sono propenso a dare valutazioni favorevoli del suo operato. Un medico che non si aggiorna non può offrire quell’assistenza qualificata che un paziente merita. Aggiornarsi quindi – conclude – è un dovere che permette al medico di onorare il suo giuramento, quello di curare nel miglior modo possibile le persone».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Abuso della pronta disponibilità, Croce (C&P): «Danneggia il professionista e il paziente»
Intervista all’avvocato Marco Croce, della rete di studi legali di Consulcesi & Partners: «Altamente lesivo per la salute psichica e fisica della persona non avere adeguata alternanza tra lavoro e riposo»
Pronta disponibilità, il limite delle 6 chiamate mensili viene sempre rispettato?
Intervista a Muzio Stornelli, dirigente infermieristico: «Problema antico ma con pandemia la situazione è peggiorata»
Trattata da no vax, ma si era vaccinata: la Asl sbaglia e paga con tante scuse
Stipendio decurtato per un errore amministrativo: l’odissea di un’operatrice sanitaria per far valere il suo diritto
Cisl Fp insieme a Consulcesi&Partners, nasce una nuova alleanza per tutelare i diritti dei lavoratori
La partnership, presentata durante il VI Congresso Cisl Fp, prevede per gli associati Cisl la possibilità di accedere ad un servizio completo di consulenza e assistenza legale a condizioni vantaggiose
Ferie non godute, Consulcesi & Partners: «L’azienda paga il medico in pensione»
Con una sentenza del Tribunale Ordinario di Modena al medico è stato riconosciuto il diritto a ricevere un'indennità per le ferie maturate e non godute in anni di attività
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...