A fine luglio sono scaduti i termini per presentare la dichiarazione dei redditi libero-professionali all’Enpam, necessaria per definire i contributi di Quota B da versare. Per i professionisti che ancora non avessero provveduto a compilare il Modello D, e che quindi devono affrettarsi a mettersi in regola, la Fondazione Enpam ha messo a punto un documento contenente le linee guida per facilitare la messa a punto della dichiarazione.
Ne riportiamo i punti più importanti.
I redditi da dichiarare
Come si legge nel documento, i redditi da dichiarare all’Enpam sono solo quelli libero professionali, cioè i compensi, gli utili, gli emolumenti derivanti dallo svolgimento in qualunque for ma dell’attività medica e odontoiatrica o di attività comunque attribuita all’iscritto in ragione della particolare competenza professionale. Non vanno invece dichiarati i redditi già assoggettati a contribuzione obbligatoria presso altre gestioni previdenziali. In particolare, vanno dichiarati:
- Attività intramoenia/extramoenia o equiparata (es. intramoenia allargata, prestazioni per ridurre le liste di attesa o per carenza di organico).
- Collaborazioni o contratti a progetto, se sono connessi con la competenza professionale medica/odontoiatrica
- Reddito da lavoro autonomo nell’esercizio della professione medica e odontoiatrica in forma individuale o associata.
- Lavoro autonomo occasionale se connesso con la competenza professionale medica/odontoiatrica (come partecipazione a congressi scientifici, attività di ricerca in campo sanitario).
- Redditi per incarichi di amministratore di società o enti la cui attività sia connessa alle mansioni tipiche della professione medica e odontoiatrica.
- Redditi che derivano dalla partecipazione nelle società disciplinate dai titoli V e VI del libro V del Codice civile che svolgono attività medico odontoiatrica o attività oggettivamente connessa con le mansioni tipiche della professione.
- Utili che derivano da associazioni in partecipazione, quando l’apporto è costituito esclusivamente dalla prestazione professionale.
- Borsa di studio per i corsi di formazione in Medicina generale.
- In caso di esercizio della professione in convenzione o in accreditamento con il Servizio sanitario nazionale vanno dichiarati solo i redditi che derivano dalla libera professione e non i compensi percepiti nell’ambito del rapporto di convenzione.
Le aliquote contributive
Ecco lo schema riassuntivo delle varie aliquote contributive, così come riportato dal vademecum.
- 19,50%, per chi esercita esclusiva mente la libera professione, per chi ha un rapporto di lavoro per sostituzione di medico convenzionato oppure un contratto temporaneo di meno di 6 mesi senza rinnovo alla scadenza, o per chi ha frequentato il corso di specializzazione universitario o il corso di formazione in Medici na generale per meno di 6 mesi continuativi.
- 9,75%, per chi versa i contributi previdenziali anche ad altre forme di previdenza obbligatoria, come ad esempio Inps (gestioni dipendenti o gestione separata), Fondo della medicina convenzionata e accreditata Enpam.
- 9,75%, per i pensionati Enpam e/o Inps.
- 2% per i redditi prodotti in regime di intramoenia (detta anche Alpi) e per le borse di studio dei tirocinanti del corso di formazione in Medicina generale.
- Si ricorda, inoltre, che sulla parte di reddito eccedente i 103.055 euro si paga solo l’1%.
Quando e come pagare
Come riporta il documento Enpam, nel momento in cui il modello D viene compilato sarà possibile visionare l’importo dei contributi dovuti. La prima scadenza per il pagamento sarà il 31 ottobre, tramite bollettino PagoPA se si è scelto di versare in un’unica soluzione, oppure tramite addebito diretto bancario per chi ha optato per il pagamento rateizzato in una, due o cinque rate. Si ricorda, infine, che il pagamento può essere effettuato anche con la carta della Fondazione Enpam e che l’importo può essere rateizzato fino a 30 mesi.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato