Il segretario generale Luciano Cifaldi: «Sia attentamente valutata l’opportunità di effettuare tamponi a tutti coloro che siano stati in contatto con pazienti Covid-19 positivi indipendentemente dal fatto che siano sintomatici o meno»
Cisl Medici Lazio ha inviato un atto di diffida all’assessore alla Sanità Alessio D’Amato e al direttore regionale Salute Renato Botti in merito alla richiesta di dotare gli operatori sanitari di mascherine FFP2 o FFP3 e di valutare l’opportunità di eseguire tamponi al personale sanitario venuto in contatto con soggetti Covid-19 positivi.
Il sindacato fa presente che, a differenza delle mascherine chirurgiche e delle FFP1, «le mascherine FFP2, con un’efficacia filtrante del 92%, e le FFP3 con un’efficacia filtrante del 98%, appaiono in grado di difendere dal contagio dei virus». La Cisl Medici Lazio inoltre ritiene che «debba essere attentamente valutata l’opportunità di effettuare tamponi a tutti coloro che siano stati in contatto con pazienti Covid-19 positivi indipendentemente dal fatto che siano sintomatici o meno».
Il segretario generale Luciano Cifaldi invita quindi le istituzioni a cui si rivolge ad «ad adottare gli atti di competenza per garantire l’adeguata fornitura di DPI FFP2 e/o FFP3 nonché di guanti, visiere e sopracamici a tutti gli operatori sanitari e a rendere obbligatorio l’uso delle maschere FFP3 in tutti gli operatori preposti a procedure che possano determinare la generazione di aerosol».
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