«Il riconoscimento conferito oggi dal Presidente della Repubblica ai nostri colleghi sancisce, ancora una volta, l’impegno, la dedizione, l’abnegazione di tanti medici che si sono spesi senza risparmio durante l’emergenza Covid-19»
«Il riconoscimento conferito oggi dal Presidente della Repubblica ai nostri colleghi sancisce, ancora una volta, l’impegno, la dedizione, l’abnegazione di tanti medici che si sono spesi senza risparmio durante l’emergenza Covid-19. L’onorificenza, al di là degli straordinari meriti individuali, rappresenta un tributo all’impegno corale dell’intera Professione, secondo i valori costituzionali e i principi del Codice di Deontologia medica».
Così il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, saluta la notizia del conferimento, da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica, di un primo gruppo di cittadini, di diversi ruoli, professioni e provenienza geografica, che si sono particolarmente distinti nel servizio alla comunità durante l’emergenza del coronavirus. Su cinquantasette, undici sono medici».
«Questa onorificenza ribadisce, ancora una volta, che la Repubblica, attraverso la Carta Costituzionale, affida la tutela della Salute alla Professione medica, alle sue competenze, acquisite attraverso un percorso di studi lungo almeno dieci anni e poi costantemente aggiornate, ai suoi valori, liberamente e autonomamente condivisi come regole di vita, oltre che di comportamento professionale – continua Anelli -. E sono proprio questi valori a imporre ai medici di utilizzare le proprie conoscenze per il fine ultimo del bene della persona e dell’intera società».
«Sta proprio in questa differenza di obiettivi la differenza tra la Professione medica e le aziende, le imprese, le attività commerciali: dove quelle perseguono obiettivi di profitto ed economici, la nostra Professione ha come obiettivo il bene comune – aggiunge ancora -. Lo realizza rendendo concreti e fruibili quei diritti fondamentali, la Salute, l’uguaglianza, che la Repubblica mette in capo ai cittadini, come singoli e come popolo, e la cui tutela affida alla Fnomceo come Ente sussidiario dello Stato».
«A tutti i colleghi che, con il loro operato, si sono distinti in questa emergenza, e a tutti coloro che portano avanti con semplicità e orgoglio la loro missione di medici, va dunque il nostro encomio e il nostro grazie – conclude Anelli – per aver testimoniato e incarnato con la loro stessa vita questi valori e per aver messo le loro competenze al servizio degli altri».
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