Il segretario della Federazione dei medici di medicina generale ringrazia Bonaccini per «aver rotto l’omertà istituzionale». Tra i punti oggetto dell’incontro la conferma del ruolo professionale e contrattuale della Medicina Generale e l’idea di una decontribuzione sull’assunzione del personale di studio
«Ci riteniamo soddisfatti dell’incontro con il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini circa la possibilità di trovare vie d’uscita allo stato di agitazione dichiarato dal Consiglio Nazionale FIMMG». Il Segretario generale della Fimmg Silvestro Scotti è fiducioso dopo l’incontro a Bologna con il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini.
Tanti i temi sul tavolo, a partire dalla stabilizzazione immediata degli arretrati già riconosciuti nella firma dell’accordo precedente condizione di base per la ripresa della trattativa per il rinnovo di un ACN da chiudere entro novembre. E poi le proposte della Fimmg per un rilancio effettivo delle cure primarie ormai diventato indispensabile per sostenere i cittadini nell’affrontare l’aumento della cronicità, della disabilità e della non auto sufficienza.
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«La posizione di ascolto delle nostre istanze è stata evidente – sottolinea Scotti – Si sono poste le basi per una risposta immediata che testimoni il recupero di un rapporto di fiducia delle Regioni verso la Medicina Generale italiana. Questa è la condizione imprescindibile da noi posta per poter riprendere la trattativa per l’Accordo Collettivo Nazionale e chiuderla entro l’anno considerando non più rimandabile tale riscontro per le aspettative della categoria».
Sottolineata inoltre la necessità di una forte alleanza su punti di comune interesse:
– Patto per la Salute: una definizione dell’assistenza territoriale e in particolare chiarezza e conferma del ruolo professionale e contrattuale della Medicina Generale;
– Fondo Sanitario Nazionale: difesa del mantenimento dei contenuti economici previsti e tutela verso qualunque tentativo di sua riduzione nell’ambito del DEF.
– Finanziaria: sostegno delle Regioni alle politiche di investimento su capitoli di spesa diversi dal Fondo Sanitario Nazionale come quello sull’innovazione e sull’occupazione che possano trovare indirizzi di coinvolgimento di specifici investimenti verso la Medicina Generale: decontribuzione sull’assunzione del personale di studio, riduzione dell’IVA per l’acquisto di strumentazione diagnostica coerente con progetti condivisi con le Aziende sanitarie.
«La presenza all’incontro del Presidente del Comitato di Settore, l’assessore Sergio Venturi – conclude Scotti – dà garanzia rispetto ad interventi sulla SISAC che, nell’immediato, diano ai Medici di Medicina Generale quel segnale di fiducia ripresa. Ma più di tutto ci rassicura il modello di relazione che il Presidente Bonaccini ha mostrato di voler determinare nel rapporto di chi, come la FIMMG, non rappresenta esclusivamente un interesse corporativo ma crede profondamente in una rappresentanza che metta insieme gli interessi dei professionisti con quelli dei cittadini, permettendoci di concludere che la Presidenza della Conferenza delle Regioni c’è».