«Investiamo sul capitale umano, i nostri medici di famiglia sono l’anello forte della catena» così il Ministro Lorenzin intervistata al 74° Congresso Nazionale Fimmg. Ecco le ultime novità su Def e Ddl Professioni Sanitarie…
«I medici di Medicina Generale devono operare in un contesto ottimale per essere presenti accanto al cittadino e per sostenere la lotta alla cronicità. I medici di famiglia sono le nostre braccia sui territorio». Lo dichiara il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin in occasione del 74° Congresso Nazionale della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, momento in cui si è fatto il punto sulle esigenze e sulle nuove sfide della categoria.
«Uno sblocco del turn over immediato – prosegue il Ministro – un forte investimento sulle borse di studio. Ma soprattutto fondamentale la presenza di nuovi medici formati sul territorio, in considerazione del fatto che, nei prossimi 8-9 anni, andranno in pensione tantissimi professionisti e quindi dovremo coprire sapientemente le lacune perché il territorio non rimanga scoperto. Essenziale anche una formazione sempre più puntuale e aggiornata, non si può rimanere fermi a 30 anni fa: il mondo si evolve, la scienza e la medicina anche, quindi i nostri professionisti devono rimanere al passo con i tempi. Tra le priorità: lavorare sulla diagnosi e sulla prevenzione».
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Il Ministro sottolinea inoltre quanto il comparto di Medicina Generale segua con interesse l’iter del Ddl Lorenzin, nonostante questo «abbia affrontato un lunghissimo percorso parlamentare – prosegue – dove ci sono stati degli emendamenti fatti tutti ovviamente in buona fede, che però possono avere un impatto negativo. Io credo che siamo ancora in tempo per fare dei cambiamenti». Così la Lorenzin sul decreto che, per i laureati in Medicina e Chirurgia, prevede la partecipazione al concorso per l’ammissione ai corsi di formazione specifica in Medicina Generale anche nel caso in cui non siano in possesso dell’abilitazione all’esercizio della professione e non siano ancora iscritti al relativo albo professionale.
«Aumenteremo le risorse – sottolinea il Ministro a proposito del Documento di Economia e Finanza – la manovra è in fase di uscita dalla recessione e il fondo sanitario per le regioni probabilmente crescerà insieme al Pil del Paese. Aggiungo che occorre tener conto della fase di crescita del Paese, tuttavia sappiamo anche che il margine di manovra non è molto più ampio di quello già stanziato. Penso che potremo lavorare molto sugli articoli 20, cioè sugli investimenti infrastrutturali, su un aumento anche della capacità delle Regioni in generale, quindi di un ulteriore aumento che permetta ai territori anche di coprire le poste che hanno aperto in questi anni, e questo permetterà anche di preparare le carte in tavola per l’accordo collettivo nazionale».