Lavoro 16 Settembre 2014 16:55

Medici fiscali sull’orlo di una crisi di nervi: esplode la protesta a Montecitorio

Contestano la riduzione del 90% dei controlli da parte dell’INPS ed il rimpallo di responsabilità con il Governo

Medici fiscali sull’orlo di una crisi di nervi: esplode la protesta a Montecitorio

La fibrillazione dei Medici Fiscali dell’INPS si è riversata a Montecitorio durante la manifestazione indetta dall’8 al 10 settembre: i motivi del malcontento, espresso a chiare lettere, risalgono al 30 aprile dello scorso anno, quando il principale ente previdenziale italiano ha decretato la riduzione del 90% sui controllo dei lavoratori in malattia nel settore privato.

La decisione dell’INPS, oltre a vanificare l’impegno pluridecennale nel combattere la piaga dell’assenteismo dal lavoro per malattia – impegno che ha consentito di riportare l’Italia nei parametri degli altri Paesi europei – ha causato un grave condizione di sottoccupazione tra i medici fiscali, nella totale indifferenza da parte delle Istituzioni e della FNOMCeO. Quel che chiedono i manifestanti è il rinnovo del Decreto Ministeriale 8 maggio 2008 sulle visite di controllo effettuate dai medici fiscali dell’INPS,  in favore di una convenzione che garantisca una maggiore stabilità a professionisti difficilmente ricollocabili sul mercato e che ora vivono con poche centinaia di euro, garantite solo dai datori di lavoro privati. Solo questi ultimi, infatti, ricorrono alle loro prestazioni.

A supportare le istanze dei camici bianchi giungerebbero anche le conclusioni dell’indagine conoscitiva recentemente conclusa dalla Commissione Affari Sociali. L’esito dell’indagine ha riconfermato l’utilità di un sistema di controlli che contrasti il fenomeno dell’assenteismo e assicuri il corretto uso delle risorse pubbliche oltre, naturalmente, a rispondere alle esigenze dei datori di lavoro in merito ai controlli sulla salute dei propri dipendenti. Un potere, questo, che lo Statuto dei lavoratori prevede venga esercitato solo attraverso i servizi ispettivi degli enti previdenziali. Insomma, anche secondo la Commissione Affari Sociali, è l’INPS l’unico ente preposto a tale funzione, sia nel pubblico che nel privato.

A 17 mesi dal provvedimento, è sempre più forte la percezione della sua incongruenza e della trasversalità delle conseguenze negative: se da un lato infatti colpisce professionisti con esperienza ultraventennale, dall’altro danneggia lo Stato e la collettività per l’incrementarsi del fenomeno  – spesso abusato – dell’assenteismo per malattia e penalizzando chi, invece, è costretto ad avvalersene per reali e comprovate esigenze di salute.

Articoli correlati
Medici stranieri assunti «in deroga», Anelli (Fnomceo) perplesso scrive a Mattarella
Il presidente di Fnomceo Anelli scrive una lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per sollecitare l'attenzione sulla normativa che permette l'impiego di medici extracomunitari in deroga al normale iter di riconoscimento dei titoli e all'obbligo di iscrizione all'ordine
Appello FNOMCeO a tutte le forze politiche: «Rilanciare il Servizio sanitario nazionale»
Anelli: «L’auspicio è che il nuovo Parlamento e il nuovo Governo siano sempre attenti alle tematiche relative alla salute dei cittadini e al lavoro dei professionisti della sanità»
Formazione ECM: «Fino a 6 mesi di sospensione per chi non è in regola»
Rossi (OMCeO Milano): «Mancato aggiornamento rischioso da un punto di vista medico legale e assicurativo». Boldrini (Pd): «La formazione continua è diventata ancora più importante con il Covid». Filippini (OPI Varese): «Sarà necessario agire con un sistema punitivo anche se non ci piace»
ECM, i vertici della sanità: «Nessuna proroga. Provvedimenti amministrativi per chi non sarà in regola»
Monaco (FNOMCeO): «Mettersi in regola per evitare sanzioni». Bartoletti (Fimmg): «Dura lex sed lex, se ci sono sanzioni l’Ordine le applica». Amato (OMCeO Palermo): «Nel momento in cui arriveranno le lettere dal Co.Ge.A.P.S dovremo procedere». Mangiacavalli (Fnopi): «No a nuovo allargamento maglie: si svilirebbe il senso della formazione continua»
Medici contro l’ipotesi di usare gli infermieri come «supplenti» degli mmg
La Fnomceo e la Cimo-Fesmed rispondono all'assessore della Lombardia Letizia Moratti, secondo la quale gli infermieri potrebbe sostituire e contribuire alla carenza di medici di famiglia
di Redazione
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

III GIORNATA NAZIONALE PORPORA TROMBOTICA TROMBOCITOPENICA: Le istanze dei pazienti

Pur essendo una patologia invalidante, e con una percentuale di morte che può arrivare al 90% se non trattata, chi ne è affetto non viene ancora seguito in tutta Italia in aderenza con l...
Salute

Tumori: boom di casi nei paesi occidentali. Cinieri (Aiom): “Prevenzione attiva per ridurre carico della malattia”

Nel 2024 negli USA, per la prima volta nella storia, si supera la soglia di 2 milioni di casi di tumore. Una crescita importante, comune a tutti i Paesi occidentali. Per Saverio Cinieri, presidente di...
Politica

Liste di attesa addio? La risposta del Consiglio dei Ministri in due provvedimenti

Ieri il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente, Giorgia Meloni, e del Ministro della salute, Orazio Schillaci, ha approvato due provvedimenti, un decreto-legge e un disegno di legge, che i...
Salute

Tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato: lo stato dell’arte di nivolumab

Sono stati presentati al recente Congresso ASCO gli aggiornamenti degli studi relativi all’impiego di nivolumab nel tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato. Il quad...