Francesco D’Andrea, Presidente della Società Italiana di Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, lancia l’allarme: «Aumentano casi di abusivi della professione. No alle promozioni stile “3×2″»
Con l’aumento dei contagi e il rientro dalle vacanze la Società Italiana di Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica lancia l’allarme contro i falsi specialisti che a Napoli speculano sulla salute dei cittadini. A denunciarlo in una nota è il Presidente SICPRE Francesco D’Andrea: «Con la ripresa di tutte le attività e la nuova fase di emergenza Coronavirus che stiamo vivendo, aumentano i casi di abusivi della professione che, soprattutto attraverso l’uso dei social, promozionano interventi chirurgici e trattamenti di medicina estetica alla stregua di prodotti commerciali, con offerte e sconti speciali. In pratica siamo arrivati a livelli della serie “prendi tre paghi due”, dimenticando che la chirurgia e la medicina estetica sono atti medici che presuppongono competenza e formazione e non dei banali prodotti commerciali da vendere a tutti i costi».
«Per questo – prosegue D’Andrea – la SICPRE si impegna anche quest’anno a proseguire la battaglia contro i falsi specialisti, che sono la principale causa di complicazioni e insuccessi di questo settore della medicina, con lo scopo finale di tutelare la salute del cittadino. Inoltre auspichiamo fortemente che le istituzioni mettano in essere norme legislative, che rendano obbligatorio il titolo di specialista, per evitare l’attuale stato di anarchia e confusione che gravita intorno alla chirurgia estetica».
La richiesta del presidente SICPRE nasce anche dall’aumento smisurato delle richieste di interventi per “riparare” i danni provocati da personale non specialistico, in crescita da dopo il lockdown. «Il messaggio per il cittadino è quello di informarsi sul medico a cui si rivolge, indirizzandosi sugli specialisti quali ad esempio sono tutti i soci della SICPRE». «La politica e di conseguenza le istituzioni sono chiamate a dare un’urgente risposta normativa – conclude D’Andrea – la SICPRE non si ferma a questa denuncia ma, Covid permettendo, ha in programma un importante convegno nel 2021 proprio su questa tematica alla presenza delle autorità governative del settore».
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