Il coordinatore SIMG area Pneumologia: «Con Nota 99 tre progressi per i medici di famiglia. Attesa per ottobre la Nota 100 per il trattamento del diabete»
A poche settimane dall’entrata in vigore della nota 99 di AIFA, che introduce le nuove regole per la prescrizione delle terapie inalatorie contro la broncopneumopatia cronico-ostruttiva (BPCO), il dottor Franco Lombardo, coordinatore dell’area Pneumologia della Società italiana di medicina generale, in un’intervista a Sanità Informazione fa chiarezza sui cambiamenti che ne derivano per i medici di medicina generale.
«I cambiamenti in positivo per la medicina generale sono sostanzialmente tre. Innanzitutto, si fa chiarezza sulla diagnosi: la BPCO non è una patologia che può essere diagnosticata clinicamente, ma ha bisogno di un esame specifico, la spirometria. Tale provvedimento ha un significato importante (è questo il secondo aspetto positivo della nota) poiché è il primo documento ufficiale dove al MMG viene riconosciuto non solo il fatto che può fare una spirometria, ma anche che può fare un referto (se è adeguatamente formato) e interpretare quel referto ai fini anche della diagnosi. Terzo, grazie a questa Nota il medico di medicina generale potrà prendere in carico i pazienti affetti da BPCO».
«La Nota abolisce la necessità di Piano Terapeutico per i farmaci broncodilatatori come beta2-agonisti a lunga durata d’azione (LABA) e anticolinergici a lunga durata d’azione (LAMA). In altre parole, ora il MMG può prendere in carico il paziente e prescrivergli qualsiasi terapia, eccezion fatta per le triplici associazioni LABA/LAMA/ICS, che continueranno invece a essere prescritte dallo specialista (pneumologo o internista) attraverso la compilazione del Piano Terapeutico, valido fino ad un massimo di 12 mesi. Prima dell’entrata in vigore della Nota 99 il medico di famiglia poteva prescrivere questi farmaci singolarmente, non in associazione duplice (LABA/LAMA) come, invece, gli è attualmente consentito».
«Sì. Una classe di farmaci (i LABA/ICS per la precisione) e uno solo dei LAMA (Tiotropio per la precisione nell’asma grave) hanno indicazione anche per l’asma, non solo per la BPCO. Ma è chiaro che la Nota 99 si applica solo ai farmaci per la BPCO. Questi farmaci, se prescritti per l’asma, non devono riportare né l’esenzione 057 (BPCO) né la nota 99 in ricetta, bensì l’esenzione 007 (per asma) e nessuna nota».
«Come detto in precedenza, i MMG adeguatamente formati possono effettuare la spirometria, a seguito della quale è possibile stabilire la gravità della patologia, misurata attraverso un preciso parametro detto “Vems” (volume espirato massimo al secondo). I pazienti con un Vems superiore al 50% potranno essere gestiti dal MMG, tutti gli altri dovranno essere inviati ad uno specialista (pneumologo o internista) che abbia la possibilità di eseguire esami di secondo livello, ovvero una spirometria globale (che si differenzia da quella semplice perché permette di misurare anche i volumi di aria che rimangono nel polmone a seguito di un’espirazione completa). Ed è qui che subentra l’aspetto più critico della vicenda: la strumentazione per eseguire una spirometria globale non è presente in tutte le strutture territoriali, ma è appannaggio di poche realtà. Ne consegue non solo un allungamento delle liste di attesa, ma anche l’ennesima diseguaglianza di accesso alle cure per i cittadini italiani (il numero di strumentazione disponibili per la spirometria globale varia da regione e regione)».
Ci sono delle note precedenti che hanno ugualmente ampliato le capacità prescrittive dei MMG?
«Le prime note risalgono alla fine degli anni ’90. A quei tempi, però, l’apertura prescrittiva ai MMG avveniva per una ragione puramente economica: appena un farmaco perdeva il brevetto, e quindi calava il suo prezzo, la prescrizione veniva concessa anche ai MMG. Un’inversione di tendenza è avvenuta solo con la Nota 97 che ha permesso ai MMG di avere accesso a tutti i farmaci per la fibrillazione atriale non valvolare, compresa la possibilità di stilare un piano terapeutico online. Un’apertura totale che non presenta limiti e restrizioni come quelli imposti dalla Nota 99».
«Aspettiamo la Nota numero 100 sul diabete, una patologia cronica ad ampia diffusione, che riguarda l’8% degli italiani. Si spera possa essere approvata già alla fine del mese di ottobre. Non attendiamo altre novità per la prescrizione di farmaci per il trattamento di altre “grandi patologie”, ovvero che coinvolgono numeri importanti della popolazione, come l’ipertensione e l’ipercolesterolemia. Per questi casi, abbiamo già un ampio margine di azione. Per tutte le altre patologie, per le quali si punta sempre di più verso una terapia personalizzata, costituita da farmaci particolari e costosi (come i biologici), è giusto che il piano terapeutico resti nelle mani degli specialisti che lavorano presso centri accreditati».
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