L’annuncio del Ministro della Salute Orazio Schillaci era arrivato nel corso del suo intervento all’evento “Cogeaps in collaborazione con Agenas: Prospettive e sfide dell’ECM”. Le associazioni di provider esprimono soddisfazione e pongono insieme prossime sfide e obiettivi
Sta per insediarsi la nuova Commissione nazionale ECM, il via sarà dalla prima settimana di luglio. Ad annunciarlo il Ministro della Salute Orazio Schillaci nel corso del suo intervento all’evento “Cogeaps in collaborazione con Agenas: Prospettive e sfide dell’ECM”. Le associazioni di provider esprimono soddisfazione e pongono insieme prossime sfide e obiettivi, nell’ottica di una sempre maggiore e proficua collaborazione con la commissione per il superamento delle sfide complesse a livello nazionale.
«Siamo molto soddisfatti», commenta Simone Colombati, Presidente di Formazione nella Sanità. «Auspichiamo che prosegua il dialogo che era cominciato con la scorsa commissione e chiediamo una sempre maggiore rappresentatività dei Provider italiani all’interno della stessa».
«Una bellissima notizia – aggiunge Matteo Calveri, Coordinatore di GIFES Federcongressi&eventi – visto che l’ultima seduta della precedente Commissione risale a oltre un anno fa, precisamente all’8 giugno 2022; ora possiamo ripartire alla ricerca di una formazione di qualità, come richiesto dal PNRR». «Voglio ancora ringraziare il dott. Monaco e la dottoressa Martini i quali, seppur in questo anno di vacatio della Commissione, hanno portato avanti il prezioso lavoro rispettivamente di Cogeaps e di Agenas, mantenendo comunque un dialogo aperto con noi Provider», conclude quindi Calveri.
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«C’è tanto da fare», chiosa Susanna Priore, Presidente di ECM Quality Network. «In questi mesi di attesa molte attività sono rimaste in sospeso, pensiamo al rinnovo degli accreditamenti standard o l’ingresso di nuovi Provider. Ora finalmente abbiamo un organismo che è in grado di seguire le nostre richieste».
«Vista l’importanza del loro contributo, è naturale che chiederemo con forza una rappresentanza nella nuova commissione dei 400 provider privati – aggiunge la Priore – Sono questi infatti, che producono, insieme alle società scientifiche, oltre l’85% della formazione accreditata», ricorda la Presidente di ECM Quality Network.
Il triennio formativo obbligatorio è regolarmente partito da gennaio 2023 per i professionisti sanitari, ma senza la commissione alcune attività non potevano essere implementate. Tra le priorità della nuova Commissione ECM: stabilire i criteri per il recupero dei crediti formativi dei trienni 2014-2016 e 2017-2019, l’accreditamento dei Provider che ne hanno fatto richiesta e l’avvio di un tavolo per la riforma del sistema ECM. Tale tavolo dovrà avanzare proposte per rivedere l’impianto normativo e renderlo più al passo con i tempi: la formazione sul campo, la formazione simulata, eventi ibridi e FAD tra i principali punti di attenzione.
«I temi della qualità e dell’innovazione saranno centrali negli sviluppi del sistema ECM – aggiunge Colombati – Il progresso tecnologico e le nuove sfide del Ssn impongono una formazione che sia al passo con i tempi e che tenga conto degli obiettivi del PNRR. Quest’ultimo prevede una serie di competenze digitali che devono essere in capo ai nuovi professionisti sanitari, dal fascicolo elettronico ai nuovi Lea. Ulteriore attenzione in questo triennio anche per la normativa che lega l’ECM alla copertura assicurativa. Tale norma, ancor di più, prevede un impegno ad alzare il livello di qualità al fine di garantire un’adeguata formazione».
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