Nel testo un intero articolo è dedicato all’ECM, l’Educazione Continua in Medicina. Barbara Mangiacavalli, presidente della FNOPI: ««Abbiamo anche voluto rimarcare che l’infermiere adempie agli obblighi previsti»
Gli infermieri si dotano di un nuovo codice deontologico. Dieci anni dopo la sua ultima revisione, il nuovo documento ha tra i suoi punti principali: il ruolo dell’infermiere come agente attivo nel contesto sociale a cui appartiene e in cui esercita, la libertà di coscienza del professionista, il rispetto della persona e la relazione col paziente come momento di cura.
Il nuovo Codice, già in vigore dallo scorso aprile, è stato approvato dai 102 presidenti del Consiglio nazionale ed è composto da 53 articoli. A presentarlo ufficialmente oggi a Roma, nel corso di una conferenza stampa, la Fnopi-Ordini delle professioni infermieristiche. A partecipare all’evento, tra gli altri, il ministro della Salute, Giulia Grillo, il presidente della commissione Sanità del Senato, Pierpaolo Sileri, la presidente della Fnopi, Barbara Mangiacavalli, e il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli.
«E’ un passaggio fondamentale perché sugella il rinnovo di un’alleanza – commentai ai nostri microfoni la presidente della Fnopi, Barbara Mangiacavalli – e di una sinergia con i cittadini, i nostri assistiti, con le altre professioni e con le istituzioni. È un codice che si rinnova nei contenuti, che tiene conto degli ultimi sviluppi normativi, ma anche dell’evoluzione della nostra professione, tiene conto anche della modifica del contesto sociale ed economico del nostro Paese. Quindi un codice che si propone come strumento per guidare l’oggi e il domani della nostra professione».
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Nel nuovo codice deontologico un intero articolo è dedicato all’Educazione Continua in Medicina. «Abbiamo anche voluto rimarcare che l’infermiere adempie agli obblighi previsti dal programma di formazione continua, – conclude Mangiacavalli – perché una manutenzione costante delle proprie conoscenze e delle proprie competenze il primo elemento di garanzia per la sicurezza delle cure e la qualità delle cure nei confronti dell’assistito».
«Il mondo degli infermieri, che conta il numero più grande degli operatori in sanità- ha commentato il ministro Giulia Grillo a margine della presentazione del nuovo codice – per noi è certamente fondamentale. Sono loro ad impiegare più tempo a contatto diretto con i pazienti e con i loro familiari. Proprio per questo ritengo che possano davvero avere un ruolo cardine nel dialogo con loro, facendo ricrescere quel senso di fiducia che i cittadini hanno un po’ perso sia nei confronti del mondo delle istituzioni, in generale, sia nella possibilità di credere nell’efficacia di un metodo scientifico che ha dimostrato di essere valido. In questo senso penso che gli infermieri possano darci una mano e che, quindi, vadano valorizzati. Ci sono poi una serie di loro istanze che dobbiamo studiare e portare avanti, ma gli infermieri hanno tutto il mio appoggio».