«Servono nuove competenze per gestire il progresso». L’intervista al Presidente della Società Giovani Medici
«Occorre allargare gli orizzonti e prendere esempio da Paesi che già stanno cambiando». Così Andrea Silenzi, Vice Presidente della Società Italiana Medici Manager e Università Cattolica, in occasione dell’incontro organizzato da Wired a Milano, si riferisce a quella rivoluzione in sanità che sta cambiando la pelle di tanti ospedali nel mondo (Hong Kong, Chicago, Pechino), che stanno diventando strutture, sia a livello architettonico che organizzativo, digitali, sofisticate ed eco-sostenibili.
Ma per sfruttare al massimo le potenzialità di una medicina all’avanguardia, i medici, gli operatori sanitari e tutte le figure coinvolte nel percorso sanitario, quali competenze dovranno possedere? «Prima di tutto il medico dovrà poter lavorare ‘gomito a gomito’ con l’intelligenza artificiale», spiega Silenzi, che aggiunge quanto in una prospettiva futura «serve che si lavori intensamente per sviluppare quelle competenze professionistiche che opereranno nell’ospedale del futuro. Ci sono diverse soluzioni in giro per il mondo da cui prendere spunto per avere ospedali più moderni in Italia e più aderenti ai bisogni dei pazienti su tutto il territorio nazionale».
«Questo cambiamento – aggiunge Silenzi – avverrà se tutti i professionisti riusciranno a lavorare insieme ed avere nuove competenze di governance comunicative. È questo lo sforzo che deve essere fatto dalla sanità italiana».