«Dopo la pandemia – dichiara Gloriana Cimmino, direttore commerciale di pagoPA – il settore sanitario è diventato ancora più strategico per le politiche pubbliche e per i processi digitalizzazione»
PayTipper, Argentea e GPI hanno realizzato la completa integrazione tra il Gestionale CUP di GPI, i terminali POS di Argentea e il prestatore di servizi di pagamento pagoPA PayTipper, mettendo a disposizione delle aziende sanitarie una soluzione modulare, la quale è già stata adottata da due Istituti ospedalieri, per la gestione dei pagamenti delle prestazioni sanitarie tramite piattaforma pagoPA, presso i propri sportelli di accettazione o postazioni di pagamento self-service. L’integrazione prevede l’attivazione del pagamento con POS dei ticket sanitari attraverso pagoPA presso gli sportelli del CUP dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Luigi Vanvitelli e dell’Istituto Nazionale Tumori IRCCS “Fondazione G. Pascale”. Argentea e GPI, società capogruppo, hanno sviluppato un set di soluzioni per supportare la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. In particolare A4PAPos è la soluzione POS realizzata per gestire i pagamenti dei cittadini verso la Pubblica Amministrazione, tramite pagoPA.
Nel momento in cui il cittadino effettua una prestazione sanitaria e si reca al CUP per il pagamento, il software Gestionale del CUP si interfaccia con pagoPA e ne richiede il codice IUV. Una volta ricevuto il codice IUV, il software comunica l’importo al Terminale POS e il cittadino effettua il pagamento attraverso la propria carta di debito o credito. La transazione di pagamento è gestita direttamente da PayTipper in qualità di PSP aderente a pagoPA, che tramite varie interazioni con la stessa piattaforma trasmette istantaneamente l’esito del pagamento al beneficiario e successivamente ne regola i flussi finanziari verso il beneficiario.
Innanzitutto, la soluzione proposta è indipendente rispetto alla banca tesoriera. Ciò garantisce la continuità del servizio in caso di variazione della tesoreria e una totale trasparenza dei costi di gestione. Inoltre, grazie alla notifica in tempo reale dell’avvenuto pagamento, secondo gli standard pagoPA, la soluzione assicura il perfezionamento dell’operazione, tempi certi di accredito e una rendicontazione più semplice e veloce. La riconciliazione potrà essere effettuata grazie a un report standard, anche nel caso in cui il pagamento sia effettuato in una struttura ospedaliera o tramite un canale di pagamento pagoPA diverso da quello che ha erogato la prestazione sanitaria. Un altro punto di forza della soluzione riguarda la possibilità, per medici e specialisti, di poter usufruire del POS in versione “portatile” per i pagamenti in mobilità, in caso di prestazioni intramoenia, visite a domicilio o presso ambulatorio. Il sistema di pagamento è declinabile in modalità stand alone, grazie all’integrazione nei totem multiservizio delle strutture ospedaliere e delle asl. Infine, grazie a questa soluzione, i cittadini possono usufruire di una modalità di pagamento semplice, veloce e valido ai fini della detrazione fiscale, che richiede un pagamento tracciato. Pagare una prestazione sanitaria con Pos pagoPA consente di tenere traccia dei pagamenti anche con l’app IO, grazie alla quale è possibile consultare in tempo reale e conservare la lista dei pagamenti dei ticket sanitari direttamente sul proprio cellulare.
«Dopo la pandemia – dichiara Gloriana Cimmino, direttore commerciale di pagoPA – il settore sanitario è diventato ancora più strategico per le politiche pubbliche e per i processi digitalizzazione. Abilitare percorsi uniformi e sempre più estesi di accoglienza digitale del cittadino nell’ambito della tutela della salute è per noi un obiettivo importantissimo. Iniziative come quella di PayTipper, Argentea e GPI vanno nella direzione virtuosa di semplificare l’accesso ai luoghi di cura e implementare il rapporto tra tecnologie e utenza nella gestione delle prenotazioni e del pagamento delle prestazioni sanitarie erogate dagli enti pubblici, il che significa imprimere una spinta decisiva alla crescita della cittadinanza digitale».
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