Ottenere la pensione anticipata per un medico è una possibilità importante, specie a fine carriera quando orari logoranti e difficoltà del mestiere contribuiscono a rendere il lavoro più pesante. Esaminiamo quali sono i requisiti necessari per poter pensare alla pensione anticipata e metterla in atto tramite Enpam.
I requisiti di base
Accedere alla pensione anticipata prima della vecchiaia è possibile se si raggiungono i due requisiti fondamentali: l’età minima e i 30 anni di anzianità dalla laurea e 35 di contribuzione (effettiva, riscattata o ricongiunta). Dal 2018 il requisito minimo di età è 62 anni. Se non si è arrivati a questa soglia, però, si può comunque andare in pensione se ai 30 anni di anzianità dalla laurea si aggiungono 42 di contribuzione (7 in più dell’opzione con età raggiunta).
Enpam ricorda che «per usufruire integralmente del vantaggio previdenziale del riscatto è necessario che tutte le rate siano pagate entro la data di decorrenza della pensione anticipata. In caso contrario il beneficio sarà limitato alle rate versate».
Vediamo ora le differenze per le singole categorie di lavoratori e contribuenti.
Pensione anticipata con Quota A
Con il fondo di previdenza generale Quota A c’è un regime particolare per accedere alla pensione anticipata, spiega Enpam. Possono richiedere questa pensione gli iscritti che:
- hanno compiuto 65 anni di età;
- hanno maturato 20 anni di anzianità contributiva sul Fondo di previdenza generale Quota A;
- non sono titolari di una pensione da totalizzazione o di invalidità a carico dell’Enpam;
- hanno optato esplicitamente per il calcolo integrale della pensione con il sistema contributivo.
Chi intenda accedere al pensionamento anticipato a 65 anni deve optare per il calcolo della pensione con sistema contributivo per tutta l’anzianità maturata sulla Quota A del Fondo di previdenza generale. Per farlo è bene esprimere formalmente l’opzione compilando il modulo online (che si trova nell’area riservata) insieme alla domanda di pensione entro il mese di compimento dei 65 anni. Enpam ricorda che la scadenza è improrogabile.
Pensione anticipata della gestione degli specialisti ambulatoriali
In questo caso la pensione spetta a medici e odontoiatri che lavorano in uno degli istituti del Servizio sanitario nazionale o in un Ente convenzionato con il SSN come specialisti ambulatoriali o nell’ambito della medicina dei servizi (medici legali, medici scolastici).
Possono richiedere la pensione gli iscritti che:
- hanno cessato l’attività professionale con gli istituti del Servizio sanitario nazionale e/o con gli Enti non convenzionati con il Ssn (Inps, Inail, Ferrovie dello stato, Casse marittime, Casse aziendali ecc.). Prima di presentare la domanda è quindi necessario dare le dimissioni;
- hanno raggiunto il requisito minimo d’età e hanno maturato un’anzianità di laurea di 30 anni e 35 anni di contribuzione effettiva, riscattata e/o ricongiunta.
- non hanno raggiunto l’età minima ma hanno maturato un’anzianità di laurea di 30 anni e 42 anni di contribuzione effettiva, riscattata e/o ricongiunta.
È bene ricordare che «chi sceglierà il pensionamento anticipato avrà una riduzione rispetto alla pensione ordinaria perché percepirà l’assegno per un numero maggiore di anni», avverte Enpam.
Pensione anticipata della gestione degli specialisti esterni
La pensione anticipata spetta ai medici e agli odontoiatri che lavorano presso strutture sanitarie accreditate con il Servizio sanitario nazionale (studi professionali, associazioni di professionisti, società di persone), o che svolgono la loro attività presso Società professionali, mediche e odontoiatriche, e Società di capitali accreditate con il Servizio sanitario nazionale, oppure che hanno trasferito l’accreditamento da persona fisica a persona giuridica (ossia a società).
Possono richiedere la pensione gli iscritti che:
- hanno cessato l’attività professionale presso le Società professionali, le società di capitali o le strutture sanitarie accreditate con il Servizio sanitario nazionale; oppure hanno trasferito l’accreditamento da persona fisica o da Società ad altra forma societaria;
- hanno raggiunto il requisito minimo d’età e hanno maturato un’anzianità di laurea di 30 anni e 35 anni di contribuzione effettiva, riscattata e/o ricongiunta.
- non hanno raggiunto l’età minima ma hanno maturato un’anzianità di laurea di 30 anni e 42 anni di contribuzione effettiva, riscattata e/o ricongiunta.
Pensione anticipata della gestione dei medici di medicina generale
Possono richiedere questa pensione i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, gli addetti alla continuità assistenziale e all’emergenza territoriale che svolgono attività per il servizio sanitario nazionale e altri enti pubblici.
Possono richiedere la pensione gli iscritti che:
- hanno cessato l’attività professionale con gli istituti del Servizio sanitario nazionale e/o con gli Enti non convenzionati con il Ssn (Inps, Inail, Ferrovie dello stato, Casse marittime, Casse aziendali ecc.). Prima di presentare la domanda è quindi necessario dare le dimissioni;
- hanno raggiunto il requisito minimo d’età (62 anni) e hanno maturato un’anzianità di laurea di 30 anni e 35 anni di contribuzione effettiva, riscattata e/o ricongiunta.
- non hanno raggiunto l’età minima ma hanno un’anzianità di laurea di 30 anni e 42 anni di contribuzione effettiva, riscattata e/o ricongiunta.
È bene ricordare che «chi sceglierà il pensionamento anticipato avrà una riduzione rispetto alla pensione ordinaria perché percepirà l’assegno per un numero maggiore di anni», avverte Enpam.
Pensione anticipata con Quota B (per i liberi professionisti)
Questa pensione spetta a tutti i medici e gli odontoiatri che esercitano la libera professione. Ma dopo che si è andati in pensione non si è obbligati a cessare l’attività professionale.
Possono richiedere la pensione anticipata i liberi professionisti che:
- hanno raggiunto il requisito dell’età anagrafica;
- hanno raggiunto il requisito minimo d’età e hanno maturato un’anzianità di laurea di 30 anni e 35 anni di contribuzione sul Fondo effettiva e/o riscattata.
- non hanno il requisito di età ma hanno maturato un’anzianità di laurea di 30 anni e 42 anni di contribuzione effettiva, riscattata e/o ricongiunta.
«I pensionati che continuano a esercitare la libera professione sono tenuti per legge a versare i contributi all’Enpam – chiarisce l’ente -. I soldi versati non vanno persi. L’Enpam infatti ricalcola le pensioni e le aumenta in base ai nuovi versamenti fatti. La pensione supplementare viene liquidata ogni tre anni».
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