I requisiti, i redditi esclusi e le modalità di presentazione della domanda
Per alcuni professionisti, a causa di vari fattori, la pensione potrebbe avere un importo lordo inferiore al minimo Inps. In questi casi si ha diritto ad una integrazione, che è possibile richiedere attraverso l’apposito modulo presente sul sito della fondazione Enpam. L’integrazione decorrerà a partire dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.
Come si legge sul sito Enpam, l’integrazione è pari alla differenza tra la pensione minima erogata dal Fondo Pensioni per i Lavoratori Dipendenti, gestito dall’Inps, e quella erogata dall’ENPAM; l’entità del trattamento minimo e, conseguentemente, della somma che può essere corrisposta a titolo di integrazione vengono aggiornate di anno in anno in base ai criteri stabiliti dalla legge.
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Come specificato sul sito Enpam nella sezione dedicata, ha diritto all’integrazione chi:
Nel calcolo del reddito lordo vengono calcolati tutti i redditi anche se non riportati nella dichiarazione fiscale. Se per la pensione si è optato per il trattamento misto, che prevede parte in capitale e parte in rendita, per il diritto all’integrazione si considera l’importo della pensione che sarebbe spettato se non fosse stato scelto il trattamento misto. Inoltre, è importante ricordare – si legge sulla pagina Enpam – che in caso di separazione o divorzio vengono considerati solo i redditi personali di chi chiede l’integrazione.
È bene sapere che ci sono alcuni redditi esclusi dal calcolo per l’integrazione del minimo. Ecco quali sono:
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