Lavoro e Professioni 27 Gennaio 2021 17:48

Rapporto CREA Sanità, Spandonaro: «Dopo il Covid passare dalla resilienza alla flessibilità»

Presentato il 16mo Rapporto Sanità da CREA e Tor Vergata: «Pronti per la prossima pandemia? É come comprare gli spazzaneve a Roma». E sul Recovery Plan: «Sembra un piano di rifinanziamento più che un nuovo modello di SSN»

di Tommaso Caldarelli
Rapporto CREA Sanità, Spandonaro: «Dopo il Covid passare dalla resilienza alla flessibilità»

“Oltre l’emergenza, verso una ‘nuova’ visione del nostro SSN” è il titolo dell’evento con cui CREA Sanità e Università di Roma-Tor Vergata hanno presentato, in modalità rigidamente online, il 16mo Rapporto Sanità. Un documento strategico che da più di un decennio contribuisce a plasmare le scelte di policy in campo sanitario e che quest’anno si è concentrato, prevedibilmente, sullo stato del Sistema Sanitario Italiano a cavallo dell’emergenza Covid. Le relazioni introduttive sono state curate da Barbara Polistena, responsabile scientifico CREA Sanità, e dal professor Federico Spandonaro, docente titolare dei corsi di laurea in economia sanitaria e presidente del comitato scientifico di CREA Sanità.

Coronavirus, mancano dati certi

«Il coronavirus ha messo a dura prova il sistema sanitario italiano, ma in tutta sincerità anche i soldi del Recovery Fund rischiano di metterlo a dura prova», ha detto Spandonaro nella sua relazione-fiume: «E c’è da dire che nella composizione del Rapporto ci siamo trovati piuttosto in difficoltà, visto che, problema atavico del nostro Paese, non abbiamo dati a sufficienza e non abbiamo dati di qualità. Ci troviamo a ragionare, a cercare di trarre un bilancio sull’esperienza pandemica senza numeri certi. E senza i dati che ci servono si cade spesso nell’opinionismo».

SSN sottofinanziato? «Le terapie intensive erano piene al 48%»

La relazione al 16mo Rapporto Sanità si occupa innanzitutto di sfatare alcuni luoghi comuni: «Si dice che il Servizio Sanitario Nazionale si sia comportato al meglio durante i giorni della pandemia – ha continuato Spandonaro – ma ci dimentichiamo le file ai drive-in e che l’Italia ha il tasso di letalità più alto del mondo. Quando si presenta questa osservazione si sente dire che questo dipende dall’età media della popolazione italiana, piuttosto alta; tuttavia andando a standardizzare questo dato salta fuori che questa spiegazione risolve poco se non nulla».

«Si sente inoltre dire – ha continuato il docente – che il Servizio Sanitario Nazionale sarebbe sottofinanziato. Questo è possibile sostenerlo, in astratto; tuttavia siamo costretti a ricordare che prima della fase pandemica le terapie intensive erano al tasso di riempimento al 48%. Nessuno avrebbe potuto sostenere che c’era bisogno di maggior finanziamento».

Resilienza o flessibilità?

La questione che il presidente del comitato scientifico di CREA Sanità ha provato a illustrare è in effetti questa: quando la pandemia da coronavirus sarà esaurita, cosa ne faremo di tutto lo sforzo e per esempio di tutti i posti letto che abbiamo allestito per contrastare il Covid-19? «Le parole sono importanti e dovremmo interrogarci sul loro significato – ha proseguito Spandonaro -. Resilienza è un termine che va molto di moda e che significa “capacità di assorbire un urto anomalo”, per cui adesso è come se ci fossimo attrezzati per la prossima pandemia che non sappiamo nemmeno se e quando ci sarà. Mi viene in mente quando a Roma, per l’unica nevicata in anni, qualcuno chiese perché non erano pronti gli spazzaneve. La risposta è che se li usi una volta ogni dieci anni, gli spazzaneve, quando li accendi probabilmente sono rotti».

Il fallimento di Immuni

Risulta necessario secondo gli esperti del CREA, dunque, passare dalla prospettiva della resilienza alla prospettiva della flessibilità: «Ci ritroviamo oggi con una pletora di medici assunti e un potenziamento delle terapie intensive, casomai tornasse una pandemia. Dovremmo invece riflettere, ad esempio, sul fatto che abbiamo perso il momento buono per impostare una politica di tracciamento e abbiamo promosso e sostenuto una app che, va detto, è stata un completo fallimento e di cui nessuno oggi si ricorda nemmeno il nome». Si parla, ovviamente, di Immuni.

Ospedale e territorio

Altri temi proposti nella relazione hanno inciso su questioni al centro del dibattito, come ad esempio il rapporto fra territorio e ospedale: «C’è chi pensa che i medici di Medicina Generale debbano rimanere liberi professionisti e chi li vede assunti, chi dice che bisogna deospedalizzare. A mio parere c’è un motivo se i servizi ospedalieri sono fatti così, perché l’ospedale diventa un centro di alta specializzazione dove ci sono appunto le visite specialistiche. Le strutture intermedie, noi lo sappiamo, non funzionano».

Per il resto, il giudizio sulla via italiana al PNRR appare abbastanza netta: «Non ci sembra che il piano prefiguri un nuovo modello di Servizio Sanitario Nazionale, sembra più un piano di rifinanziamento. Come se avessimo trovato un po’ di soldi che ci mancavano e che finalmente abbiamo da qualche parte rimediato».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
Covid, alcune persone potrebbero aver perso l’olfatto per sempre? L’ipotesi allarmante in uno studio
La perdita dell'olfatto a causa di Covid-19 potrebbe durare a lungo o addirittura per sempre. Uno studio rivela che una persona su 20 non l'ha recuperato dopo 18 mesi
Si possono bere alcolici quando si risulta positivi al Sars-CoV-2?
Il consumo di alcolici è controindicato quando si è positivi al virus Sars CoV-2. Gli studi mostrano infatti che gli alcolici possono compromettere il sistema immunitario
Dopo quanto tempo ci si può ammalare di nuovo di Covid-19?
Gli studi indicano che le reinfezioni con Omicron sono più frequenti. Una ricerca suggerisce un intervallo tra i 90 e i 640 giorni, un'altra tra i 20 e i 60 giorni
DL Riaperture, via libera dalla Camera. Cosa cambia per mascherine, isolamento, green pass e obbligo vaccinale
Il provvedimento recepisce la fine dello stato di emergenza. Prorogato lo smart working per i lavoratori fragili. Medici in quiescenza potranno continuare a ricevere incarichi di lavoro autonomo
di Francesco Torre
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...