Il Direttore Generale per il mercato del Ministero dello Sviluppo Economico annuncia una iniziativa a breve per sbloccare i decreti attuativi della legge riguardanti la parte assicurativa. Fondazione Italia In Salute: contenzioso in diminuzione
Dopo un’attesa durata due anni, sembra finalmente giungere a una schiarita la vicenda degli ultimi decreti attuativi che riguardano la legge 24 del 2017 anche detta legge Gelli. Questi decreti dovranno definire questioni decisive sulla parte assicurativa: i contenuti minimi delle polizze, i massimali, il regime di operatività temporale delle polizze. I primi dati sull’applicazione della legge, presentati dalla Fondazione Italia In Salute presieduta da Federico Gelli, parlano di un contenzioso in diminuzione laddove la legge è applicata, anche se c’è una forte disomogeneità tra le regioni causata anche dai diversi livelli di recepimento della norma. La legge prevede l’obbligatorietà della copertura assicurativa delle strutture. Mario Fiorentino, Direttore Generale per il mercato del Ministero dello Sviluppo Economico, ci annuncia le ultime novità sui decreti attuativi mancanti della legge 24: per maggio è prevista la convocazione del tavolo di lavoro per sciogliere gli ultimi nodi.
Dottor Fiorentino, lei ha lanciato una proposta molto interessante: che ogni struttura, ogni azienda si doti di un risk manager…
«È una figura fondamentale prevista dalla legge di riforma e anche dai decreti di attuazione che sono in corso di elaborazione e definizione presso il ministero. È una figura cardine dell’intero progetto di riforma, io credo contribuirà fortemente alla gestione di un sistema così complesso in vista della migliore prestazione al paziente e anche della migliore gestione del bilancio e delle risorse destinate all’assistenza sanitaria».
Tutti i professionisti sono in attesa dei decreti attuativi della legge Gelli. A che punto siamo?
«Nei prossimi giorni il Ministro dello Sviluppo economico adotterà una iniziativa importante richiamando a un tavolo di coordinamento alcune amministrazioni pubbliche, associazioni rappresentative per tentare di definire i testi che sono già in fase di elaborazione avanzata».