Maria Vicario, presidente FNCO: «Riconosciuto il nostro impegno ad adeguare la normativa italiana a quella europea»
«Una svolta storica per tutte le professioni sanitarie. Manca solo il traguardo finale e poi finalmente il Ddl Lorenzin sarà approvato anche dal Senato nel testo che, a meno di sorprese, sarà lo stesso di quello licenziato dalla Camera. La Federazione dei Collegi delle Ostetriche non può che dichiararsi soddisfatta per questo importante passo». Forte l’entusiasmo nelle parole della dottoressa Maria Vicario, Presidente della Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche, che così ha commentato l’approvazione del Ddl Lorenzin da parte della Camera. Il disegno di Legge, infatti, prevede tra le altre cose l’introduzione della medicina di genere e l’istituzione, per tutti i professionisti sanitari, degli Ordini professionali che sostituiranno i Collegi «superando così di fatto – osserva la presidente Vicario – una distinzione illogica e ormai diventata fuori tempo e che non rende giustizia e anzi mortifica la preparazione universitaria di chi esercita oggi la professione sanitaria».
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«La FNCO, che rappresenta le 22mila Professioniste Ostetriche – continua Vicario – esprime inoltre la propria soddisfazione per l’inserimento nella norma della medicina di genere sia nell’ambito della sperimentazione clinica dei farmaci sia nella presa in carico della cura e dell’assistenza delle donne. Tema questo su cui la stessa Federazione si era espressa in un documento presentato, ormai un anno fa, in audizione in Senato».
Per la presidente FNCO l’approvazione del Ddl è una risposta positiva alle istanze da tempo portate avanti dalla categoria: «La lettura del testo della legge – prosegue – così come votato favorevolmente dalla Camera, quindi dà ragione a quanto la Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche, congiuntamente e unitamente ai rappresentanti delle altre professioni sanitarie, battendosi in prima linea sin dall’inizio. Un impegno costante affinché la normativa italiana in ambito sanitario fosse adeguata alla normativa europea, riconoscendo e tutelando in tal modo le professionalità sanitarie che operano nel nostro Paese e contestualmente garantisse il diritto alla salute delle pazienti in particolare perseguendo con decisione e rigore il sempre più dilagante esercizio abusivo della professione. Ringrazio infine – conclude la presidente Vicario – la Ministra della Salute Lorenzin, il relatore del Ddl alla Camera e i parlamentari tutti che si sono spesi in questa materia. Ora, all’appello, manca solo il Senato».