Milioni di euro di straordinari non pagati e milioni di euro per il mancato turn over e le mancate assunzioni. Queste, secondo Fnomceo, sono le cifre che lo Stato sta risparmiando sul lavoro dei medici
Contratti bloccati, straordinari non pagati e mancato turn over, sono questi gli ingredienti della “tempesta perfetta” che sta investendo il Servizio Sanitario Nazionale, da cui prende il nome il convegno del sindacato Anaoo Assomed. Tra le file della platea si è seduto anche il segretario della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Roberto Monaco con il quale siamo riusciti a parlare.
Sul SSN si parla di tempesta perfetta, cosa ne pensa?
«È davvero purtroppo una tempesta perfetta, con tante nubi soprattutto per il futuro. Finora si sono sentiti dappertutto voci del verbo essere e si parla di futuro, si parla di faremo, provvederemo, costruiremo, però noi abbiamo bisogno in questo momento dell’essere, del presente. Bisogna dare ai giovani davvero speranza di un futuro di lavoro. Siamo contrari a regalare lauree, ma vogliamo regalare un futuro ai nostri giovani e vogliamo fare in modo che l’accesso al mondo del lavoro continui ad essere un accesso per legge con i concorsi. Non ha proprio senso pensare a un futuro richiamando pensionati al lavoro, ma anzi noi che siamo un po’ più grandicelli bisognerebbe che potessimo dare questa spinta formativa ai nostri giovani per fare in modo che il nostro paese abbia un SSN che continui ad essere equo, solidale e universalistico».
Il governo intanto si sta muovendo, si parla appunto dell’influenza di Quota 100 e il ministro della PA Giulia Bongiorno ha parlato dell’eliminazione del tetto di spesa.
«Noi siamo pronti a tutte le forme di cambiamento positivo, però a questo punto ci aspettiamo i fatti, perché sono 10 anni che nel mondo ospedaliero non c’è un contratto. I contratti sono tutti bloccati sia per i medici del territorio che per quelli ospedalieri e le chiacchiere non ci bastano più. Abbiamo bisogno di dare certezza ai nostri medici che continuano a fare tutti i giorni e tutti le notti il loro lavoro per salvaguardare la tutela della salute. Dobbiamo dire a questi medici che non sono soli, che dobbiamo salvaguardare i loro diritti perché prima ancora di essere lavoratori sono cittadini e come cittadini devono avere tutelati i diritti. È chiaro che tutto quello che viene in più dalle promesse del governo, ne prendiamo atto. Però noi vogliamo vedere i fatti, sono ormai 10 anni che siamo fermi, nonostante tutto, nonostante le aggressioni ai medici, ai turni massacranti e alla mancanza del turn over noi si continua a fare il nostro lavoro con passione, dedizione e soprattutto rispetto dei cittadini.
Sul tavolo c’è anche il problema del RIA, degli stipendi che non aumentano, ma anche straordinari non pagati.
«La posizione di Fnomceo è stata chiara, noi a Natale abbiamo donato simbolicamente un assegno, un assegno e una cambiale. Un assegno di milioni di euro che i medici hanno regalato allo Stato di straordinari non pagati e una cambiale di milioni di euro che sarebbero il mancato turn over e le mancate assunzioni. Queste sono le cifre che lo Stato sta risparmiando sul lavoro dei medici».