Barbara Mangiacavalli, presidente della FNOPI, ha assicurato al ministro che i 460mila infermieri iscritti agli Ordini in Italia si pongono in una logica costruttiva e sinergica con il suo dicastero, ringraziandolo per la sensibilità dimostrata
«Conosco bene l’impegno dei professionisti che voi qui rappresentate e le tante difficoltà organizzative ed economiche esistenti. Siamo in un momento storico non facile, che dopo la fase più acuta della pandemia, deve affrontare anche il problema della guerra in Ucraina e la crisi energetica. Ma c’è attenzione da parte del Governo per il mondo sanitario e per il Ssn che tanto ha dato e che da anni soffre di un costante definanziamento».
Queste le prime parole che il ministro della Salute Orazio Schillaci ha rivolto ai presidenti degli Ordini provinciali delle professioni infermieristiche, riuniti a Roma, intervenendo durante l’ultimo Consiglio nazionale dell’anno della FNOPI.
«Siamo assolutamente disponibili a un confronto – ha proseguito il ministro -, ad ascoltare e capire le esigenze che la presidente Mangiacavalli mi ha già rappresentato e abbiamo la forte volontà di incentivare chi per il Ssn ha dato e dà tanto. Parlo di gratificazione non solo economica, di cui c’è bisogno perché i professionisti italiani guadagnano molto meno dei loro colleghi europei, ma anche in termini di motivazione e di attrattività, grazie a una migliore organizzazione del lavoro».
«Ci sono – ha concluso Schillaci – aspetti urgenti come quello dell’emergenza-urgenza. Ma la grande sfida è anche quella di ridisegnare l’assistenza del territorio che qui voi rappresentate. È la sfida più importante che ci poniamo: proprio la pandemia ha dimostrato da un lato la vostra dedizione al sistema e il vostro impegno; dall’altro la debolezza di questo segmento del Ssn».
Barbara Mangiacavalli, presidente della FNOPI, ha assicurato al ministro che i 460mila infermieri iscritti agli Ordini in Italia si pongono in una logica costruttiva e sinergica con il suo dicastero, ringraziandolo per la sensibilità dimostrata. “Sull’impegno e sulle competenze dei nostri infermieri può sicuramente, sempre, contare”, ha dichiarato.
La presidente FNOPI, durante il Consiglio nazionale, ha sottolineato che la professione infermieristica deve crescere e differenziarsi per responsabilità, competenze e percorsi di carriera e che gli infermieri devono essere specialisti, case manager come indica il decreto 77/2022 di riordino dell’assistenza territoriale, nonché responsabili della formazione di figure che li supportano secondo le necessità di un quadro di riferimento nazionale, con estrema chiarezza di ruoli e in base all’organizzazione che gli stessi infermieri programmano.
Mangiacavalli ha anche sottolineato la necessità che, in particolare sul territorio, i professionisti facciano un grosso lavoro di integrazione e interconnessione per lavorare insieme e gestire trasversalmente il processo di presa in carico, di cura, di riabilitazione e di assistenza dei loro pazienti.
«Infermieri e infermieri pediatrici – ha assicurato la presidente FNOPI – possiedono, in questo senso, metodi e strumenti di stratificazione del bisogno assistenziale, della complessità assistenziale, dei livelli di intensità assistenziale, degli strumenti e dei metodi di valutazione dei bisogni e noi siamo disponibili come sempre a dare in questo senso tutto il necessario supporto a istituzioni, pazienti e cittadini».
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